Il presidente del Senato Franco Marini ha rimesso il mandato ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mercoledì scorso e riapre la strada alle elezioni.
Gli orientamenti dei partiti non sono mutati e ieri le posizioni di An e Fi hanno confermato questa tendenza. Il Capo dello Stato ha preso atto della decisione e ha ringraziato comunque il presidente del Senato per l’alto senso di responsabilità. Ora il testimone passa di nuovo nelle mani di Napolitano. Oltre al voto si potrebbero aprire due strade, anche se poco probabili: il Presidente potrebbe avviare un nuovo giro di consultazioni oppure affidare direttamente un incarico esplorativo ad un’altra personalità.
In caso di ritorno alle urne invece, mercoledì dovrebbe essere il giorno dello scioglimento delle Camere. Per la data del voto si parla del 23 marzo o del 13 aprile.
VELTRONI CONTRO BERLUSCONI
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha commentato: -Marini è un gentiluomo ma non potevamo cambiare posizione. Per noi, adesso, ci sono solo le urne. La cosa migliore per affrontare i grandi problemi del Paese è dare al più presto un governo pienamente legittimato dal voto popolare-. Il rappresentante del Pd Walter Veltroni sostiene invece che la possibilità fallita di modificare la legge elettorale è stata -un’occasione persa-. Sulle elezioni ha invece rivelato: -Noi speravamo in un cambiamento. Ma d’altronde e’ anche vero che il centrosinistra e’ stato eletto con questa legge elettorale, quindi tanto male non e’ andata almeno per questi primi quasi due anni di governo-.
E’ già partita la campagna elettorale?