Matrimonio D'Amore - Briguglio: ecco il terzo polo

Matrimonio D’Amore – Briguglio: ecco il terzo polo

Redazione

Matrimonio D’Amore – Briguglio: ecco il terzo polo

sabato 02 Febbraio 2008 - 11:46

Presentata a Palazzo Zanca l'associazione “Risorgimento messinese-, che presto si tradurrà in una candidatura a sindaco con rispettive liste civiche

L’uno è un dissidente del centrodestra, l’ex presidente del consiglio comunale che dopo 9 anni ha deciso di lasciare l’Udc. L’altro è un deluso del centrosinistra, dell’esperimento “Vince Messina- e del Genovesecentrismo ormai imperante. Oggi Fabio D’Amore e Carmelo Briguglio hanno ufficializzato il loro “matrimonio- politico, proprio nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca dove lo stesso D’Amore, come ha ricordato nel suo intervento, ha celebrato diverse nozze civili. E civile è anche questo sposalizio, perché civili saranno le liste che alle prossime amministrative correranno libere da vincoli di coalizione, perché civile è l’aggettivo che più si addice ad un movimento che come nome ha scelto “Risorgimento messinese-. Un nome che è un auspicio, perché come hanno spiegato D’Amore e Briguglio sono tante le analogie con il ’48 risorgimentale, con quei moti rivoluzionari che oggi come allora servirebbero a «liberare Messina da coloro che sono stranieri nella loro stessa città».

D’Amore non ha ancora ufficializzato la sua candidatura a sindaco, nelle vesti di quel “terzo polo- che, come le elezioni del 2005 insegnano, spesso fa la differenza e rappresenta l’ago della bilancia. Non a caso qualcuno lo ha definito il “Nunzio Romeo del 2008-. Ma è ancora presto per questi corsi e ricorsi storici. Oggi si è parlato di politica, di quella politica che secondo il duo “risorgimentale- ha perso su tutti i fronti e va ripensata e rifondata. «Non dovremo mai stancarci di dire grazie al prefetto Alecci – ha detto D’Amore – che in poco tempo sta riuscendo e riuscirà a fare quello che la politica non è stata capace di fare per vent’anni. E’ una sconfitta per la politica, mi ci metto in mezzo pure io, è la dimostrazione che siamo stati dei politici inutili». Parole pesanti, che vengono dopo l’ufficializzazione dell’abbandono di casa Udc. «Non ho condiviso, insieme ad altri “praticanti-, diverse scelte politiche» taglia corto D’Amore, che ha poca voglia di guardare al passato e tanta di illustrare il futuro che hanno in mente lui e Briguglio, che l’ex presidente del consiglio comunale ha definito «il più comunista dei fascisti e il più fascista dei comunisti».

«Una coppia di fatto», così D’Amore definisce questo nuovo sodalizio. «E’ necessario un cambio di mentalità – continua – noi siamo contrari a chi pensa la politica come una professione. Mi hanno spesso accusato di “lavorare- e quindi di non potermi dedicare a tempo pieno alla politica, ma per me questo è un vanto. Chi è affrancato dal bisogno non ha motivo di cedere al ricatto». Ci sono dei valori «non negoziabili» dai quali partire: «l’onestà, la meritocrazia, la buona fede, la libertà». D’Amore chiarisce subito di non voler fare qualunquismo, e che “Risorgimento- ha già delle proposte, che saranno illustrate con completezza in altri incontri futuri. Questi i temi centrali: «Lo sviluppo turistico, l’utilizzo di risorse europee, la valorizzazione dei servizi sociali, la mobilità urbana, il rilancio della protezione civile, soprattutto in vista del centenario del terremoto, la semplificazione della macchina amministrativa, la riduzione degli sprechi, con il risanamento delle casse comunali che sarà il nostro cavallo di battaglia, il recupero dei quartieri, che andavano ridotti ma anche forniti delle giuste risorse».

Un Briguglio visibilmente emozionato affronta un’altra questione delicata, «l’emigrazione dei nostri figli che decidono di andare via perché non c’è futuro in questa città». Secondo Briguglio «nerissime pagine di cronaca» sono state scritte «dalla politica che ha governato in questi anni». E poi: «Nessuno mi prenda in giro e mi dica che in questa città c’è differenza fra destra e sinistra».

Ad accompagnare le azioni, come annunciato negli interventi, ci sarà un Centro studi specializzato sugli enti locali e sul loro funzionamento a servizio dei cittadini.

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