Maurizio Bernava Cisl: è ora di voltare pagina

Maurizio Bernava Cisl: è ora di voltare pagina

Redazione

Maurizio Bernava Cisl: è ora di voltare pagina

mercoledì 11 Luglio 2007 - 14:37

Dobbiamo creare un forum di confronto ed avviare giuste strategie di sviluppo nei settori lavorativi.

“Ricordare l’ennesima morte bianca. Così siamo bravi tutti! basta fare un necrologio e ci tolgiamo il dente-. Questo il pensiero del segretario provinciale della Cisl, Maurizio Bernava, interpellato oggi sulla questione sicurezza nei posti di lavoro. Riflettori accesi, dunque, sul lavoro, ma anche sulla legalità, il sociale e lo sviluppo. Tematiche sulle quali si è riflettuto e dibattuto. “La Cisl – ha proseguito Bernava- non deve essere più un sindacato per i lavoratori o solo per i lavoratori, ma deve essere il sindacato dei lavoratori nell’intero ciclo della loro vita. L’Assemblea organizzativa nasce dall’esigenza di capire se e come aprirsi alla società con il proprio sistema e la propria rete. Aprirsi ai giovani, alle donne, alle casalinghe, nuove figure della società moderna.- Poi un accenno di cosa non va in questa città in termini politici. “Non è più tollerabile che i managers si occupino solo di soddisfare le esigenze di consenso di alcuni centri di potere politico e sostenuti dalla Regione, non affrontino i veri problemi che determinano gli alti costi di certe categorie.-

E l’amministrazione comunale?

“La risposta da parte dell’amministrazione è sempre la stessa: le vertenze hanno i loro tempi. E nel frattempo il lavoro se ne va! Siamo l’unica area metropolitana in cui lo smantellamento di unità lavorative è all’ordine del giorno. A Palermo, per esempio, il livello di disoccupazione era ugualmente alto ma si è intervenuti, grazie ad un dialogo tra le parti sociali e l’amministrazione centrale, a favore dello sviluppo di nuovi settori come quello informatico, controbilanciando così i settori in crisi. Ma Messina, a differenza del capoluogo regionale, non è una realtà governata-.

Quindi cosa propone?

“Creare un forum dove ci si possa confrontare tutti. Politici, amministratori, rappresentati sindacali devono unirsi per cercare di avviare giuste strategie di sviluppo necessarie ad evitare l’emergenza che è oggi presente in tutti i settori lavorativi. Evitare che Messina diventi un deserto. Continuando così nessun imprenditore esterno investirà le proprie risorse in un mercato che non gli offre alcuna reale attrattiva. Finchè la spinta politica sarà finalizzata ai soli interessi particolari, non si risolverà mai il gravissimo problema disoccupazionale cittadino-.

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