Panarello e gli altri: «Messina ha bisogno di personalità di alto profilo». Il sindacalista: «Una tornata elettorale entro gennaio sarebbe uno “spreco- opportuno».
Quando tornerà la normalità a Messina? Il cittadino se lo chiede, legittimamente, dopo che per la seconda volta consecutiva si vede privato, per motivi diversi, di un sindaco e di una amministrazione. Ma se lo chiede la politica stessa, preoccupata per le sorti immediate di una città che troppe volte è finita sotto i riflettori per le sue disgrazie.
Su questi temi, cinque deputati messinesi all’Ars del centrosinistra hanno scritto, oggi, una lettera inviata al presidente della Regione Salvatore Cuffaro.
«La decadenza degli Organi Comunali – scrivono Filippo Panarello, Maurizio Ballistreri, Franco Rinaldi, Francesco Calanna e Giuseppe Laccoto – che ha determinato sconcerto e preoccupazione nell’opinione pubblica, interviene in un momento particolare per la nostra città. Il Governo Nazionale ha assegnato al Sindaco i poteri speciali per gestire l’emergenza mobilità ed ha definito, d’intesa con il Governo Regionale, le risorse (247 milioni di euro) destinate a Messina per realizzare opere infrastrutturali necessarie, e da tempo attese, per migliorare la vivibilità cittadina e rendere più efficiente il traffico di transito da e per il Continente. Questi elementi – prosegue la lettera – assieme al fatto che Messina è la terza città della Sicilia, richiedono che la gestione Commissariale venga affidata a personalità di alto profilo, che siano e vengano percepite dalla città come soggetti in grado di assolvere ad un incarico così importante e delicato con professionalità ed imparzialità».
Ancor più diretta, diremmo anche interpretativa di buona parte del pensiero comune, è la richiesta choc di Lillo Oceano, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica. «Si voti entro gennaio», dice a gran voce Oceano, il quale poi prosegue così: «La città non può permettersi altri otto mesi di commissariamento soprattutto in una fase nella quale si devono costruire le fondamenta per lo sviluppo di domani. La battaglia per ottenere le risorse necessarie alla realizzazione delle infrastrutture e le scelte strategiche su viabilità, attraversamento, portualità, non possono essere delegate all’ennesimo Commissario di turno. Scelte così decisive per la nostra comunità devono essere compiute da chi ha il consenso popolare. Senza deleghe e senza trucchi».
Oceano non vuole fomentare la polemica politica. « Al di là di ogni considerazione sulla qualità della classe politica – afferma – i messinesi devono esercitare il diritto ed assumersi la responsabilità di scegliere chi sarà chiamato a compiere scelte determinanti per il futuro della città. I messinesi hanno perduto Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale non per la loro inidoneità ma per via degli ennesimi giochi di potere compiuti neppure alla luce del sole ma nascondendosi dietro un’allegra brigata napoletana. Per queste ragioni riteniamo necessario che, senza perdite di tempo e senza calcoli di bottega e spartizioni di potere, la deputazione regionale e tutta la dirigenza politica cittadina debbano adoperarsi per votare immediatamente, sganciando le elezioni di Messina da altre tornate elettorali. Dovendo proprio tornare alle urne – conclude Oceano con una frecciata – il costo di elezioni che ci facciano tornare immediatamente nella fisiologia democratica, può essere considerato un “spreco- opportuno».
