Messinambiente, nuovo direttore generale e prospettive future: si lavora a progetti e impianti

Messinambiente, nuovo direttore generale e prospettive future: si lavora a progetti e impianti

Redazione

Messinambiente, nuovo direttore generale e prospettive future: si lavora a progetti e impianti

martedì 27 Gennaio 2009 - 15:51

Nominato Armando Di Maria (Pdl). In commissione consiliare Dalmazio annuncia la realizzazione di un “micronizzatore”. Carreri: «La società va rilanciata. Da stigmatizzare l’assenza dell’Ato e della Amata»

Rischia di rimanere inascoltata la richiesta avanzata nei giorni scorsi dal senatore dell’Udc Gianpiero D’Alia, il quale era tornato a parlare della necessità, da lui spesso sottolineata, di sciogliere Messinambiente. L’intenzione dell’amministrazione, infatti, sembra quella opposta, tanto che è stato nominato un nuovo direttore generale. Si tratta di Armando Di Maria, candidato alle ultime elezioni nella lista del Pdl, uomo di fiducia di Buzzanca, in passato molto vicino all’ex parlamentare Nino Gazzara. Di rilancio di Messinambiente ha parlato anche il presidente della società, Nino Dalmazio, intervenuto quest’oggi ai lavori della I e II commissione consiliare (Bilancio e Partecipate), riunite in seduta congiunta.

Si è parlato ancora di discariche, con il sito di Venetico sempre in attesa dell’autorizzazione chiesta alla Regione. Si è parlato di una possibile fusione di Ato3 e Messinambiente, auspicata da alcuni consiglieri (si parla di una proposta di delibera in cantiere), ma impossibile, a sentire Dalmazio, secondo la normativa vigente. Si è parlato della conversione dell’inceneritore di Pace, un modo per rendere fruttuoso un impianto che ha reso certamente meno di quanto si potesse auspicare. Il presidente di Messinambiente ha anche annunciato che entro sei mesi potrebbe essere realizzato un nuovo impianto a freddo denominato “micronizzatore”, paventando addirittura possibili dimissioni qualora non dovesse portare a termine questo progetto. Altro lavoro in itinere riguarda un impianto per la “bonifica delle terre”, occasione per proporre Messina all’avanguardia tra i comuni d’Italia nell’abito del ciclo dei rifiuti.

Soddisfatto il consigliere comunale di Risorgimento Messinese Nino Carreri (nella foto): «L’incontro odierno – afferma in una nota – ha fornito finalmente l’occasione di rilanciare il dibattito sul ciclo dei rifiuti. In precedenza l’atteggiamento inadeguato da parte dell’assessore preposto Elvira Amata6 che, alla presenza dei rappresentanti di Ato3 e Messinambiente, ha snobbato l’intervento di Risorgimento Messinese per “l’ennesimo passaggio giornalistico”, ha impedito lo sviluppo di quello che oggi si è rivelato un proficuo dibattito di interesse cittadino. Il clima tranquillo di oggi, in assenza del rappresentante dell’amministrazione, ha permesso di analizzare tutti gli aspetti del ciclo dei rifiuti con chi, l’avv. Dalmazio presidente di Messinambiente, ha dimostrato nei fatti competenza e idee chiare ma soprattutto rispetto per i consiglieri comunali presenti».

«A dispetto dei fautori della chiusura e conseguente accorpamento all’Ato3 – prosegue Carreri – della società incaricata per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la sensazione che abbiamo ricavato è che Messinambiente va rilanciata ed assistita dal Comune di Messina come non è mai stato fatto. Vogliamo pensare che il “volare alto” della commissione di oggi, esaltato dal presidente Dalmazio, possa dare lo start-up alla rivoluzione di Messinambiente. Dalmazio ha pubblicamente ringraziato Risorgimento Messinese per la proposta avanzata del dissociatore molecolare, alternativa agli inquinanti termovalorizzatori, che ha fornito l’occasione di valutare tutte le nuove tecnologie di cui una città all’avanguardia si dovrebbe dotare».

Le iniziative annunciate oggi da Dalmazio, secondo Carreri, «andranno sostenute da chi, insieme a tutta la città, intende volare alto e soprattutto dal consiglio comunale che dovendosi occupare prossimamente del bilancio di previsione sarà chiamato ad una irrinunciabile scelta: limitare le poste di bilancio previste per l’organizzazione di feste e festini e pensare seriamente al futuro della città. In conclusione siamo certi della grande predisposizione di tutto il consiglio comunale a sostenere scelte che abbiano quale comune denominatore il bene della città e lodiamo la serietà dell’attuale responsabile di Messinambiente. Rimane da stigmatizzare l’assenza dei responsabili di Ato3, mentre sorvoliamo sull’assenza dell’assessore Amata ritenendola propedeutica alla fattività dei lavori».

E a questo proposito, proprio per l’assenza del presidente dell’Ato3 Antonio Ruggeri e dell’assessore Amata, è stata avanzata la proposta di convocare un consiglio comunale straordinario sulla questione rifiuti. Anche perché, sostengono a fine seduta i consiglieri Pergolizzi e Cantello, «il vero problema non è Messinambiente ma l’Ato3».

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