La posizione del commissario: prima il bilancio preventivo dell'Ato3 e poi gli stipendi.

Non regnava certo l’ottimismo tra i rappresentanti sindacali che, per circa due ore, hanno pazientemente atteso che ieri il commissario Gaspare Sinatra li ricevesse per discutere di Messinambiente. E non si può dar loro torto, considerato che al termine dell’incontro il risultato è questo: domani sarà sciopero dei dipendenti e non si effettuerà la raccolta rifiuti. Uno sciopero del quale si conosce l’inizio ma non la fine, un po’ come era stato nel mese di novembre. D’altronde il motto, prima che le porte della sala giunta di Palazzo Zanca si aprissero ai sindacalisti, era semplice: niente stipendi, niente raccolta rifiuti.

All’incontro con Sinatra hanno presto parte Lillo Oceano e Nino Triglia della Cgil, Enzo Testa per la Cisl e Pippo Lotronto per la Uil. La risposta di Sinatra è stata sostanzialmente uguale a quella data per la questione Atm: appena l’Ato3 trasmetterà il proprio bilancio preventivo, il Comune provvederà ad assicurare i trasferimenti in dodicesimi. Ma fino ad allora? Oceano parla chiaro: «I tempi per un bilancio sono lunghi, non possiamo aspettare tre quattro mesi per gli stipendi». Dunque nuovo sciopero, e quasi certamente nuovo coinvolgimento del prefetto Francesco Alecci, che ancora una volta sarà chiamato a fare opera di mediazione per riportare tutto alla normalità. Inquieta che ieri non ci fosse nessuno, a Palazzo Zanca, a rappresentare i vertici né di Messinambiente né dell’Ato3. Un segnale? Se lo è, non è certo incoraggiante.