Si chiede inoltre al Prefetto e al Commissario, di trovare un sito migliore per il canile municipale
Il nuovo movimento “Progetto per Messina- guidato da Luigi Mondello ed Enzo Caruso, ha sollecitato attraverso una nota inviata al Prefetto e al Commissario Sinatra, il trasferimento del canile municipale e la riqualificazione del Forte Schiaffino.
Detto monumento, ubicato in zona Santa Lucia sopra Contesse, già affidato in concessione demaniale al Comune di Messina, risulta sorprendentemente destinato da quasi tre decenni a canile municipale. Senza dire che intorno agli anni ’90, a ridosso del Forte, sono sorte numerose cooperative residenziali senza rispettare un piano strategico urbanistico di valorizzazione del sito storico e di una mirata identificazione del nuovo centro abitato.
“Detta Politica Comunale –si legge dalla nota- non sembra rispettare la legislazione vigente in materia che di seguito si richiama:
– La Legge Regionale n° 15 del 3/7/2000, che recepisce la Legge n° 281 del 14/8/1991 in
materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo, promuove la protezione degli
animali domestici e di affezione e sostiene gli interventi finalizzati alla tutela della salute
umana ed animale, alla salvaguardia del territorio, al riequilibrio ambientale e alla
prevenzione del randagismo;
– La stessa legge riconosce alla specie animale il diritto ad una esistenza compatibile con le
proprie caratteristiche biologiche ed etologiche;
– L’art. 20 della suddetta legge prevede la concessione ai Comuni, singoli o associati, di
contributi per il risanamento dei canili comunali esistenti, per la costruzione di nuovi rifugi
sanitari pubblici e per la predisposizione di ambulatori veterinari in cui effettuare le
operazioni di anagrafe e di sterilizzazione;
– L’allegato n° 1 del D. P. del 12/01/07 (pubblicato sulla G. U. Regione Sicilia n° 15 del
06/04/07) prevede l’adeguamento agli specifici requisiti previsti delle strutture adibite a
ricovero di animali;
– Lo stesso allegato prevede la distanza dei canili, dai nuclei abitativi, di 500 m.; lo sviluppo
di alberatura sempreverde per svolgere opportunamente funzioni fonoassorbenti e
frangivento; il rispetto delle normative relative allo scarico delle acque reflue.
Si consideri inoltre che:
– Il forte Schiaffino è un Monumento dichiarato dalla Soprintendenza ai BB. CC. e AA. “bene
storico-architettonico- da salvaguardare;
– Gli ambienti del Forte, in ogni caso, non risultano idonei al benessere degli animali in
quanto il numero dei cani risulta di gran lunga superiore rispetto agli standard di vivibilità;
– Gli operatori, dipendenti e volontari-eroi, lavorano da anni in condizioni igieniche non
ottimali;
– L’inquinamento acustico, dovuto all’incessante latrare dei cani, in ogni ora del giorno e
della notte, supera di gran lunga i livelli standard di vivibilità e quiete pubblica;
– Le abitazioni ad uso civile si trovano ad una distanza minima dal canile nettamente al di
sotto del limite previsto di 500 m-.
A seguito di quanto esposto, Progetto Messina si augura che ciascuno per quanto di rispettiva competenza, emani gli opportuni atti idonei a realizzare un intervento urgente per l’individuazione di un sito idoneo da adibire a canile municipale (rifugio sanitario e rifugio per il ricovero) e il recupero, il risanamento e la valorizzazione del Forte Umbertino.