Dopo una giornata di indiscrezioni e di voci di corridoio, sono arrivate le nomine ufficiali per le partecipate. L’Ato3 non avrà un amministratore unico: il commissario Gaspare Sinatra ha nominato, infatti, il presidente Enrico Spicuzza, commercialista quarantaseienne, mentre il componente di pertinenza comunale sarà l’avvocato Claudio Como, romano di 64 anni. Amministratori unici, invece, sono stati nominati per Messinambiente e Amam. Nel primo caso è stato confermato Nino Dalmazio, presidente della società e già amministratore giudiziario della stessa. L’Amam, invece, è stata affidata al commercialista Francesco La Fauci.
Intanto Franco Barresi, ormai ex presidente dell’Ato3, ha convocato per domani mattina alle 10.30 nei locali di via Cavalieri della Stella, una conferenza stampa nella quale ribadirà i concetti espressi già nei giorni scorsi, ovvero la convinzione che ci siano motivazioni politiche alla base della decisione di Sinatra. L’Ato3, infatti, aveva già ridotto il suo cda presentando tre lettere di dimissioni la mattina stessa dell’azzeramento e lo statuto era stato adeguato per tempo.
Intanto qualcuno avanza già le prime perplessità di fronte a nomine che, a un primo sguardo, parrebbero “politiche- quanto quelle revocate, se non viziate da conflitti d’interesse.
La Fauci, ad esempio, avrebbe un forte contenzioso proprio con l’Amam per la parcella da lui richiesta in relazione al lodo arbitrale sulla vicenda Eas. Spicuzza, invece, secondo voci sarebbe notoriamente “Lomontiano- (cioè di casa Mpa) e seguirebbe la contabilità di diverse cooperative dell’ambito Ato3, mentre Como è uomo di Forza Italia e, stando alle indiscrezioni circolate nei mesi scorsi a Palazzo Zanca, era in corsa per diventare dirigente dell’Avvocatura al posto di Ciraolo. Negli ambienti del centrosinistra non avrebbero preso bene queste nomine, rafforzando l’idea che siano troppo “politiche-.
