Il parlamentare del Pdl commenta le designazioni per il Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Autonomo Case Popolari, riportate ieri in ANTEPRIMA sul nostro sito. Designazioni che chiudono un cerchio politico, ma ne lasciano aperti altri
L’onorevole Nino Germanà(Pdl) esprime soddisfazione per la designazione dell’architetto Nino Damiano alla presidenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina, la cui ufficialità è stata resa nota in esclusiva sul nostro sito ieri notte. «Si tratta di un giovane tecnico di comprovate capacità e di profonde doti umane – commenta il parlamentare – in linea con le prospettive di rinnovamento volute dal Presidente Berlusconi, disponibile al confronto e pronto a rilanciare tutte le attività dell’Istituto, già a partire dalla gestione del patrimonio».
«Ritengo si tratti di ottimo professionista – continua – pronto ad interfacciarsi con le altre istituzioni della Città e della Provincia per affrontare e risolvere insieme i problemi, pur confrontandosi con l’attuale contingenza che vede emergere l’esiguità di risorse finanziarie. Oggi più che mai, la congiuntura attuale richiede massimo impegno e sono convinto che l’Architetto Damiano saprà interpretare correttamente il ruolo che gli è stato assegnato». Germanà rivolge infine un ringraziamento particolare, al presidente uscente Giuseppe Santalco, per il lavoro svolto in questi anni.
La determina è stata firmata ieri dal presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Oltre a Damiano del Pdl, di area Schifani-Alfano, è stato designato il milazzese Carmelo Torre per la vicepresidenza (Mpa), Marco Giorgianni (Udc-D’Alia) come componente del Consiglio e Francesco Cannavò (Pdl-Fi) come componente del Collegio dei Sindaci. Nomine che chiudono in qualche modo il cerchio dopo la designazione dei componenti per l’Urps. Dopo il passo indietro de “Il Centro con D’Alia” per l’Unione delle Province Siciliane infatti, la corrente centrista “rientra” subito con la nomina di Giorgianni, cugino dell’ex assessore provinciale Chiara Giorgianni (a sua volta cugina di D’Alia). Tagliata fuori invece la componente An, e nello specifico quella che fa riferimento a Carmelo Briguglio. E ricordiamo che il nuovo Consiglio d’Amministrazione subentra all’ex commissario dell’Istituto Giuseppe La Face, sempre di area Briguglio, e protagonista di un ricorso nei confronti dell’Amministrazione Ricevuto per essere stato inserito nella squadra di governo nella fase pre-elettorale, per essere poi -scaricato- nel post-elezioni. Il ricorso dell’ex assessore provinciale è stato poi rigettato.
Si profila un nuovo scontro con la corrente interna in An? Le partecipate della Provincia sono ancora tante (Ato rifiuti, Consorzio Asi, la vicepresidenza dell’Ente autonomo regionale Teatro, Feluca, Innovabic, Taormina arte, Sviluppo Taormina Etna, giusto per citarne alcune) e ci sono altre aree interne ai partiti della maggioranza che attendono, come gli Autonisti-Mpa di Cateno De Luca. Staremo a vedere.
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