Una nuova collaborazione tra Comune e sindacati, intelocutori “privilegiati” sui temi sociali ed economici

Una nuova collaborazione tra Comune e sindacati, intelocutori “privilegiati” sui temi sociali ed economici

Una nuova collaborazione tra Comune e sindacati, intelocutori “privilegiati” sui temi sociali ed economici

lunedì 21 Marzo 2011 - 14:33

Il sindaco Buzzanca ed i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil siglano un protocollo d’intese che apre una nuova fase nel rapporto tra sindacato ed ente pubblico. I temi “chiave” del confronto: programmazione strategica, finanza locale, servizi pubblici, welfare.

Un rapporto diretto, pur nel rispetto delle proprie autonomie dettate anche dai ruoli, tra Comune e sindacati che punti ad una vera collaborazione sui temi centrali della vita amministrativa della città di Messina: programmazione strategica, finanza locale, servizi pubblici e welfare. Questo il “nocciolo” del protocollo d’intesa siglato stamani a Palazzo Zanca dal sindaco Giuseppe Buzzanca e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Lillo Oceano, Tonino Genovese e Salvatore Orlando. L’intesa siglata, che sarà ratificata dalla Giunta municipale con responsabile del procedimento il segretario generale del Comune, Santi Alligo, punta a creare un’interfaccia continua e costante tra l’ente pubblico (in questo caso il Comune) e i sindacati (in questo caso i confederali) su alcuni argomenti chiave: programmazione strategica (investimenti, sviluppo economico, assetto del territorio); finanza locale (bilancio, fiscalità e tariffe dei servizi); servizi pubblici locali e la loro gestione(servizio idrico, trasporto pubblico locale e ciclo dei rifiuti); welfare (servizi sociali e sanitari, scolastici ed educativi, politiche abitative, lavoro ed occupazione, politiche dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti).

I DETTAGLI DELL’ACCORDO

L’accordo parte da un assunto: che il processo di decentramento dei poteri e di federalismo fiscale, che ha conferito ai Comuni l’autonomia statutaria, normativa, impositiva e finanziaria e la titolarità di tutte le funzioni amministrative nei settori dei servizi alla persona ed alla comunità, dell’assetto ed utilizzazione del territorio, dello sviluppo economico, rende «concretamente esigibili» da parte dei cittadini i -diritti sociali- che la Costituzione affianca a quelli politici ed ai diritti di libertà. Le politiche delle Amministrazioni locali possono così incidere sulle condizioni di reddito, sulla attuazione dei diritti di cittadinanza e sociali, sulla crescita e sulla qualità dello sviluppo, sull’assetto del territorio, sulla qualità della vita in generale. Per tali scopi, sottolinea l’accordo, «è necessario coniugare l’universalità del diritto e la sua conseguente effettiva esigibilità, con le risorse (umane, materiali e finanziarie) effettivamente disponibili da parte dell’Ente; sia la maggiore autonomia che i contestuali vincoli relativi al risanamento finanziario e la drastica riduzione dei trasferimenti statali, che aumentano poi la responsabilità delle Amministrazioni locali nelle scelte e nella selezione delle priorità sul reperimento e l’utilizzo delle risorse».

Tale contesto accresce ulteriormente l’esigenza di coinvolgere, il più possibile e attraverso forme di partecipazione consapevole, la comunità amministrata nelle scelte che incidono sulla qualità di vita; e porta a riconoscere che, in questo ambito, il confronto con le rappresentanze sociali costituisce un importante ed utile strumento di partecipazione responsabile, contribuisce alla valorizzazione del ruolo delle Autonomie e può favorire la coesione sociale e l’esercizio della solidarietà nell’equità e nella legalità. «Il confronto – sottolinea l’accordo – attraverso il metodo concertativo, sugli indirizzi e sulle scelte, a partire dalle politiche di bilancio, fermo restando il ruolo e l’autonomia decisionale delle Amministrazioni, diventa uno strumento efficace per la valutazione dei bisogni e per la individuazione di obiettivi, priorità, scelte condivise». Ritenuto poi che per dare reale efficacia e qualificare il sistema di relazioni sindacali si debbano concordare preventivamente tra le parti ambiti di confronto, modalità e scadenze, così da consentire uniformità di rapporti e reciprocità di informazione, le parti hanno recepito «il Protocollo nel rispetto dei principi della piena e reciproca autonomia, nella distinzione dei ruoli e delle responsabilità istituzionali e sociali. Con il Protocollo le parti intendono confermare e qualificare la struttura dei rapporti bilaterali, definendone gli ambiti, le modalità e le scadenze. Il Comune riconosce il sindacato come uno degli interlocutori privilegiati sui principali temi riguardanti la programmazione strategica (investimenti, sviluppo economico e del territorio), la finanza locale (bilancio, fiscalità e tariffe dei servizi), i servizi pubblici locali e la loro gestione (servizio idrico, trasporto pubblico locale, ciclo dei rifiuti), il welfare (servizi sociali e sanitari, scolastici ed educativi, politiche abitative, lavoro e occupazione, politiche dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti)».

Su questi temi «il Comune si impegna a garantire al sindacato una costante informazione circa le scelte strategiche ed a fornire, dietro richiesta, copia degli atti e dei regolamenti riguardanti materie di interesse sociale, fiscale, tariffario. Il sindacato si impegna nel contempo a garantire una altrettanto costante reciprocità d’informazione delle proprie posizioni sulle materie d’interesse comune. Le parti concordano sull’intrattenere confronti periodici, definendo annualmente un calendario di incontri per attuare gli obiettivi del Protocollo. A semplice richiesta di una delle parti potranno avvenire incontri straordinari, da definire nei tempi e nei modi secondo l’urgenza del momento. Le parti concordano che il calendario annuale preveda incontri prima dell’approvazione dei bilanci dell’Ente e si impegnano inoltre, compatibilmente con le risorse disponibili, a programmare incontri di formazione congiunta su temi di rilevanza e comune interesse; raccogliere, elaborare e condividere dati, studi, ricerche ed analisi sulla realtà socio-economica del territorio; e nei rapporti di reciproca consultazione le parti stabiliscono di avvalersi del metodo concertativo. Il Protocollo ha validità dalla data di sottoscrizione e durata dell’intero mandato amministrativo, e potrà essere rinnovato espressamente, previa verifica del permanere dell’interesse e dell’efficacia delle relazioni. Il calendario degli appuntamenti è redatto annualmente, di comune accordo, sulla base delle esigenze contingenti».

CGIL, CISL E UIL

Secondo Cgil, Cisl e Uil «la diminuzione del denaro circolante sia a causa della riduzione del reddito e delle attività economiche, i tagli dei trasferimenti erariali, rischiano di compromettere le condizioni di vita e aggravano i già elevati indici di povertà del nostro territorio. Le politiche fiscali e finanziarie delle Amministrazioni locali incidono sempre di più sui redditi dei cittadini attraverso tasse e tributi locali, il costo dei servizi pubblici e le politiche tariffarie, la quantità e la qualità del welfare. Questo ruolo e la responsabilità che ne derivano sono destinati a crescere notevolmente con la prossima attuazione del federalismo fiscale».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007