“Come si pensa di garantire una dignitosa continuità territoriale ai siciliani approvando un Prg che limita, da sei a due, i binari ferroviari adibiti al traghettamento? Che fine faranno i lavoratori delle realtà produttive che insistono nella zona falcata? Che utile ne ricava la collettività da un progetto che tende a trasferire aree pubbliche alla gestione dei traghettatori privati, favorendo, di fatto, la dismissione di RFI con tutto ciò che ne consegue?-

Sono queste le domande che il sindacato Orsa pone al commissario straordinario del comune il giorno dopo l’approvazione del Prg del porto. Una decisione che Mariano Massaro, segretario regionale Orsa, definisce come “l’ennesimo atto imposto d’imperio alla città, assunto, sfruttando un ruolo istituzionale -provvisorio- che dovrebbe limitarsi all’ordinaria amministrazione per traghettare la città verso un governo legittimato dagli elettori-.

“Le difficoltà di approvazione riscontrate dagli organi elettivamente designati, sono un chiaro sentore di malessere e diversità di vedute che andavano discusse e mediate per giungere ad una soluzione democraticamente condivisa – afferma Massaro – nasce il fondato sospetto che il Commissario Sinatra stia approfittando della condizione di monocrazia forzata per rispondere ad un disegno partitico piuttosto che operare nell’interesse della città-.