E sul Messina calcio rivela: -Grande rammarico. Nessun imprenditore locale è riuscito ad investire. Mancano le risorse nel territorio-.
Subito dopo la -prevedibile- battuta d’arresto elettorale dello scorso giugno aveva ammesso: -continueremo a fare politica-, ed è ancora lì, pronto. Stiamo parlando di Paolo Siracusano, sfidante dell’attuale presidente di Palazzo dei Leoni Nanni Ricevuto nelle ultime votazioni.
-Non hanno ancora fatto nulla, quindi non sono giudicabili – confessa. L’unico aspetto che possiamo commentare è ciò che avevamo previsto in campagna elettorale. Una coalizione non coesa, che al primo ostacolo si sfalda. Questo perché gli equilibri politici nel centrodestra non sono mai esistiti con l’Mpa e sono precari con l’Udc che è all’opposizione in campo nazionale. Si sono uniti per vincere le elezioni, per dividersi i centri di potere, ma a quanto pare hanno avuto problemi anche in quello, visto che c’è voluto un mese per formare una giunta parziale, che non ha neanche un vicepresidente-.
A tal proposito l’imprenditore rivela di avere una visione che è complessiva del sistema politica: -Non sono stati rispettati i cittadini. Si può ammettere che un 20-30% degli assessori designati in prima battuta non venga confermato, ma non cambiare completamente tutto. Questo significa veramente prendere in giro l’elettorato. Ma devo dire che è un modo di fare che caratterizza quasi tutto l’universo dei partiti. Invece di cercare di accontentare tutti, sarebbe stato più importante in questo mese concentrarsi su alcune urgenze come quella degli incendi o sui collegamenti con le Eolie. Ricevuto si è vantato della sua amicizia con Titti Bufardeci, peccato che poi non gli ha garantino neanche un euro-.
Ma torniamo al suo impegno. Come sta continuando?
-Ho sempre dichiarato di non appartenere a nessun partito, quindi il mio impegno rimane a livello civico, come dovrebbe essere quello di ogni messinese. I rapporti rimangono buonissimi con chi mi ha supportato nell’avventura elettorale. Cercheremo di fare opposizione in maniera costruttiva, senza osteggiare a priori, ma valutando le questioni. Ma dovremo aspettare ancora due-tre mesi prima di tirare un bilancio di ciò che è stato fatto da noi e dalla maggioranza. Fin quando non si muovono diventa difficile anche per chi sta dall’altra parte.
Infine una battuta sulla vicenda Messina calcio. Come ha visto la vicenda da imprenditore?
-Con molto rammarico, visto che nessuno imprenditore messinese è riuscito ad investire in una realtà che comunque ti permette di entrare nei salotti buoni, di avere un ritorno di immagine, di avere rapporti con gruppi di un certo livello e quindi potenzialmente anche di aprirti le porte per nuove possibilità di guadagno e di sviluppo dal punto di vista lavorativo. Se neanche i Franza sono riusciti a mantenere la squadra e non si è trovato un acquirente locale in grado di sostituirli, significa che il territorio è in difficoltà e che mancano le risorse-.
