L'ex city manager presenta la prima delle liste civetta in appoggio al candidato sindaco del centrosinistra.
A come anziani, B come baracche, C come civiltà. E il nome della prima delle liste civetta in appoggio a Francantonio Genovese è bell’e fatto. Il capofila è l’ex direttore generale del Comune Emilio Fragale (nella foto), il primo dei grandi “silurati- dal commissario Gaspare Sinatra, uno dei fedelissimi dell’ex sindaco insieme all’inseparabile Piero Cami.
La lista presentata oggi nell’affollato teatro Don Orione si chiama proprio “Abc-, tre lettere che rappresentano l’inizio dell’alfabeto, nelle intenzioni un nuovo inizio del centrosinistra, che ha come “padrino- sempre lui, Genovese, in prima fila oggi quando Fragale ha spiegato i perché e i contenuti programmatici della lista. Non è un caso, forse, la scelta del simbolo: dietro le tre lettere, infatti, si intravede il pilone di Torre Faro, al quale evidentemente Fragale deve essere molto affezionato, essendo stato lui il promotore della sua apertura ai turisti, come ribadito nel programma stesso. E non è stata nemmeno un caso la scelta del nome.
Fragale presenta tanti esempi in cui queste tre lettere, Abc, rispecchiano le direttive di questa lista: Abc sta per Amare una Bella Città, ma anche per Appartenenza, Buonafede, Coraggio, o Adesso Basta Così (rivolto a chi «trama contro Messina»), o ancora Abbiamo Bisogno di Crescere e Affermare il Bene Comune, e infine Al Buon Cittadino, al quale la lista si rivolge. Più nel dettaglio, i contenuti programmatici sono questi: pulizia e manutenzione della sezione idraulica dei torrenti; individuazione di una discarica per il conferimento, lo smaltimento ed il trattamento dei rifiuti in città; definizione delle procedure di alienazione del patrimonio immobiliare come misura obbligata per evitare il dissesto; ultimazione e diffusione del piano di protezione civile; attuazione dei presupposti (tra cui la liberazione dell’area attualmente occupata dal campo Rom) per consentire gli interventi di bonifica della Zona Falcata e il raggiungimento degli obiettivi consacrati nell’accordo di programma; elaborazione compiuta del piano spiagge; perfezionamento di intese e realizzazione di infrastrutture per l’imbarco a Messina e il collegamento diretto con l’aeroporto dello Stretto; illuminazione e cura di tutti i luoghi simbolo della città; gestione di Forte San Salvatore; attivazione di isole ecologiche; progettazione dell’isola pedonale permanente sul Viale San Martino; predisposizione di itinerari turistici tematici per turisti e croceristi; fruizione del Pilone di Torre Faro; conclusione dell’iter del progetto inteso alla valorizzazione della fascia territoriale Mortelle-Tono e avvio delle procedure di trasformazione del tessuto urbano in ottica di partnerariato pubblico privato; sostegno logistico economico ai pendolari dello Stretto.
Ogni venerdì, a partire da domani, si terranno una serie di incontri da qui alle elezioni (alle 18.00 presso la sede della Beta Service) su varie tematiche cruciali, dalle partecipate del Comune alle isole pedonali, dalla navigazione nello Stretto al risanamento, dagli svincoli alla zona falcata e ai torrenti, e così via. Fragale non ha risparmiato, nella sua introduzione, una frecciata al commissario Sinatra. Dopo aver definita «non di buon senso» la sentenza che ha mandato a casa l’amministrazione Genovese, l’ex city manager ha parlato di un Comune vittima di «pirateria e tentazione coloniale di matrice catanese e palermitana». Parole forti con destinatari precisi.
