Pd: i perché dell'addio di Scurria. Rinaldi spera in un ripensamento.

Pd: i perché dell’addio di Scurria. Rinaldi spera in un ripensamento.

Redazione

Pd: i perché dell’addio di Scurria. Rinaldi spera in un ripensamento.

venerdì 30 Novembre 2007 - 11:22

L'ex segretario Ds: «Il peso elettorale? E' importante, ma non conta solo quello». Il neo coordinatore Pd: «Mi dispiace per questa decisione. Il partito è solo all'inizio».

«Non mi sento più a mio agio, per questo ho deciso di prendermi una pausa di riflessione». Marcello Scurria la sua decisione l’ha presa, e difficilmente tornerà indietro come auspica il coordinatore del Pd Franco Rinaldi. Basta con la politica, basta con il Partito Democratico. «Starò alla finestra – afferma Scurria – osserverò. Io ho conosciuto un altro tipo di politica, che ho iniziato a fare a quattordici anni. C’erano delle regole, adesso son saltate anche quelle. Non ho mai lavorato per costruire eserciti, non ho falangi alle mie spalle. E’ vero che il peso elettorale è importante, ma non conta solo quello».

«Voglio sottolineare – continua Scurria – l’inconsistenza della rappresentanza della società civile nel Pd. Tante persone avevano mostrato interesse verso questa realtà, penso a professori come Longo, Romano, D’Andrea, l’ex presidente della Regione Martino, l’onorevole Speranza, la Sorrente dell’associazione Emily, l’avvocato Librizzi, ma potrei fare tanti altri esempi. Tutte persone che non mi pare siano state considerate, come io auspicavo. Mi dispiace anche che qualcuno abbia pensato che il mio obiettivo fosse ottenere un qualche ruolo, quando io stesso avevo scritto a Violante sottolineando come secondo me i vertici di Margherita e Ds dovessero fare un passo indietro e aprirsi di più».

Invece si verificò il contrario. «Già nella composizione delle liste, invece, è prevalsa la logica degli apparati di partito, anche se noi Ds avevamo, almeno a Messina, margini strettissimi. Fui contento allora del comitato promotore provinciale, che tendeva ad includere, non ad escludere, la società civile, tanto che c’erano tutti quegli amici che ho citato prima. Poi si sono tutti allontanati. Capisco benissimo che a Messina, tra i due partiti fondatori, sia la Margherita ad avere un peso maggiore, come magari a Bologna sono i Ds a contare di più, ma per come è stato percepito finora il Pd e per le scelte che sono state fatte, tutto lascia pensare che c’è una chiara intenzione di imprimere un Dna che tende ad escludere una storia politica importante».

Nel corso dell’assemblea provinciale del Pd anche Panarello sottolineò come certi metodi andrebbero rivisti. «Ho saputo dell’intervento dell’on. Panarello, lo capisco, ma mi sembra anche molto “politichese- dire di non condividere ma di votare lo stesso. Se ci sono errori vanno modificati subito, devono essere lanciati segnali di apertura e di cambiamento. Ma purtroppo questa è solo la politica delle dichiarazioni e basta».

«Mi sono dispiaciuto per Marcello» è il commento di Franco Rinaldi, eletto coordinatore provinciale proprio nel corso di quell’assemblea in cui l’assenza di Scurria si fece notare, eccome. «Mi auguro che ci sia un ripensamento. Il partito è all’inizio, e gli accordi su Messina sono stati presi a livello regionale, dove è stato fatto un quadro di distribuzione. Era evidente che la Margherita a Messina avesse un ruolo determinante, d’altronde questa è solo una posizione transitoria fino al primo vero congresso, che si terrà tra marzo e aprile. Scurria poteva contribuire insieme agli altri amici Ds, che nonostante il dissenso, hanno votato all’unanimità, per poi proseguire insieme in questo percorso».

Secondo Rinaldi non è reale che manchi la rappresentanza della società civile e, in generale, l’elemento vero di novità. «Se guardiamo le commissioni regionali, sono state inserite tutte le componenti, compresa la società civile. Stessa cosa avverrà a Messina, dove finora è stato nominato solo il coordinatore provinciale. Non sarà una sommatoria Margherita più Ds, ci sarà questo valore aggiunto». Rinaldi ricorda quali sono le scadenze: «Entro il 31 gennaio si terranno le varie assemblee in provincia, per fare aderire i cittadini al progetto, e saranno gli iscritti stessi ad eleggere i vari segretari comunali e i delegati al congresso provinciale. Questo si terrà entro il 30 aprile, e qui i delegato eleggeranno il segretario provinciale. Credo – conclude Rinaldi – che si tratti di procedure assolutamente trasparenti e lineari».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007