Un appello alla comunità per messinese per impedire che si proceda nell'eliminazione dei presidi
La vicenda relativa alla chiusura di 14 guardie mediche continua a suscitare reazioni: questa volta ad esprimersi è la segreteria provinciale del PdCI Messina che in una nota afferma che “La decisione a dir poco scellerata dell’AUSL 5 di sopprimere numerose sedi di guardie mediche (quelle che registrano un numero inferiore ai 1.500 interventi annui e con distanza dal presidio più vicino di km.20; quelle che registrano tra i 1.500 e i 3.500 interventi annui, con distanza dal presidio più vicino inferiore a 10 km e quelle con interventi annui inferiori ai 3.500, con distanza dal presidio più vicino inferiore ai 10 km e con popolazione servita inferiore a 10.000 abitanti) equivale ad un pesante attacco contro il diritto alla salute dei messinesi. Verranno infatti soppresse le sedi di Castelmola, Cesarò, Condrò, Fantina, Furci Siculo, Frazzano’, Itala, Montagnareale, Oliveti, Reitano, Savoca, S.Teresa Riva, Torrenova, e Valdina.
Questa è la politica dei tagli che colpisce chi non può pagarsi i servizi. La politica adottata, dunque, è quella di risparmiare sulla pelle dei meno abbienti anziché potenziare un sistema sanitario carente che registra un pericoloso incremento dei casi di malasanità.
Contro questa politica il Partito dei Comunisti Italiani chiama a raccolta le forze sane della società messinese per impedire la prosecuzione di questa aggressione contro i diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori-.