Pippo Rao, Forza Italia e il Ppl: «Non cambia nulla, verso le elezioni con D'Alcontres»

Pippo Rao, Forza Italia e il Ppl: «Non cambia nulla, verso le elezioni con D’Alcontres»

Redazione

Pippo Rao, Forza Italia e il Ppl: «Non cambia nulla, verso le elezioni con D’Alcontres»

mercoledì 21 Novembre 2007 - 13:23

Il commissario provinciale azzurro commenta i cambiamenti annunciati da Berlusconi, e tende una mano agli alleati

Le pedine si muovono sullo scacchiere politico nazionale. Silvio Berlusconi, dando i natali al Partito della Libertà (o Popolo della Libertà), ha rotto equilibri già abbastanza precari, avviando quella che si preannuncia come una svolta importante all’interno del centrodestra, ma non solo. Messina, a questo punto, diviene ancora una volta osservatorio privilegiato della politica. A maggio, infatti, si voterà sia alla Provincia che al Comune, e se già prima non erano scontate né le alleanze né le strategie globali del centrodestra, oggi lo sono men che meno, e rischiano addirittura di saltare. Secondo Pippo Rao, commissario provinciale di Forza Italia, le cose prenderanno una piega meno radicale.

«Non succederà niente di diverso da quello che accadrà nel resto del Paese, – ci dice Rao – immagino che ultimeremo i congressi di Forza Italia, durante i quali si confluirà in questo partito più ampio e saranno definiti tutti gli organigrammi. Non accadrà, comunque, nulla di particolare. Il punto è che non avendo potuto costituire un grande partito unico dei moderati con i partiti che tra l’altro l’avevano sollecitato, abbiamo deciso di organizzarlo insieme agli elettori. In attesa che quegli stessi partiti che hanno composto la Cdl rivedano le proprie posizioni. Certo, ci sono le polemiche, ma superata questa prima fase sarà bene riunirci attorno ad un progetto».

In prospettiva elezioni, si dovranno rivedere le alleanze?

«Credo che non sia un problema di rivedere le alleanze. Si tratta di incontrarsi e ritrovarsi. Lo stesso Berlusconi ha detto di andare avanti con il lavoro avviato, ed aprirsi ai cittadini che hanno mostrato di non condividere le scelte del governo Prodi. In questo senso non cambierà nulla, abbiamo raccolto una sfida perché non era possibile pensare che di fronte al Pd continuassero ad esistere una miriade di partiti senza risposte univoche. Ripeto, ultimata questa fase, si tornerà ad un giro di confronto con tutti gli alleati».

Angelino Alfano si era esposto con forza sul nome di D’Alcontres. Oggi è cambiato qualcosa?

«Il nostro nome di riferimento era e resta Francesco Stagno D’Alcontres. D’altronde, per quello che ho visto, dopo le prime battute nelle quali ogni parte politica ha avanzato la sua proposta per ottenere visibilità e un ruolo di maggior forza all’interno della coalizione, non ci sono state soluzioni alternative. In ogni caso occorre che ci sia maggiore serenità politica per giungere alle scelte che, ad ogni modo, si faranno attorno ad un tavolo regionale, visto che sono diverse le province in Sicilia dove si vota».

Ci sono indicazioni su Palazzo dei Leoni?

«Ancora no, aspettiamo che si chiudano i vari colloqui per poi farne uno generale nell’unico tavolo regionale».

Una battuta sul commissario Sinatra.

«Credo che un merito innegabile che mi fa giudicare positivamente il suo operato è quello di aver approvato il Piano regolatore del Porto. Per il resto, le altre polemiche sulle revoche e le sostituzioni lasciano il tempo che trovano, perché si tratta di atti previsti dalla legge».

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