Prc, sui rifiuti: problematica dovuta alla mancanza di una corretta politica di gestione

Prc, sui rifiuti: problematica dovuta alla mancanza di una corretta politica di gestione

Redazione

Prc, sui rifiuti: problematica dovuta alla mancanza di una corretta politica di gestione

mercoledì 21 Novembre 2007 - 09:46

A dichiararlo Daniele Ialacqua, presidente del circolo Peppino Impastato

L’emergenza rifiuti a Messina va molto più in là rispetto a quanto messo in evidenza dai lavoratori che hanno scioperato nei giorni scorsi e che, giustamente, chiedevano che fossero rispettati i tempi di pagamento.

E’ quanto evidenziato in una nota diffusa da Daniele Ialacqua, presidente del circolo Peppino Impastato, che prosegue sostenendo che “Il problema non è tanto il dualismo Messinambiente – ATO 3, né servirebbe a nulla, come chiede qualcuno, cancellare Messinambiente spa (richiesta che guarda caso arriva solo oggi che l’azienda è interamente pubblica e dopo che i soci privati per anni hanno fatto quello che hanno voluto beneficiando pure di una lauta “liquidazione-). Il problema è che non esiste in città una politica di gestione dei rifiuti in linea con le indicazioni di legge e con le esperienze avanzate esistenti in Italia ed all’estero.

Lo smaltimento dei rifiuti a Messina è fermo alle modalità degli anni ’80 e degli inizi degli anni ‘90, ovvero ad un periodo ante Decreto Ronchi. Come allora, infatti, vi è una scarsissima raccolta differenziata, continuiamo a buttare i rifiuti in discarica (anche se oggi non è più Portella Arena ma Mazzarà), bruciamo i rifiuti nell’inceneritore senza recupero di energia (unico in Italia!), paghiamo la tassa sui rifiuti sulla base dei metri quadrati della nostra casa, il costo del servizio è eccessivo rispetto al risultato che si ottiene, tutto il contrario di quanto avviene nel resto del mondo.

Anche il dibattito che si registra nella nostra città sul tema dei rifiuti, come dimostra il caso di Messinambiente di questi giorni, è fermo a 20 anni fa, mentre proprio negli ultimi tempi è successo di tutto.

Quanti tra quelli che oggi chiedono l’abolizione di Messinambiente spa o, in Sicilia, la riduzione degli ATO rifiuti da 27 a 9, si sono accorti che nell’attuale finanziaria nazionale è previsto, all’art. 15, l’abolizione degli ATO rifiuti ed il ritorno alla Provincia delle competenze in tema di rifiuti? Quanti di costoro si sono accorti che nella finanziaria 2007 il livello della raccolta differenziata entro quest’anno doveva essere del 40% e che il Ministero persegue l’obiettivo della strategia Rifiuti zero, nuova frontiera della gestione dei rifiuti? Quanti ancora si sono accorti che dal 2003 enti pubblici e società a prevalente capitale pubblico “sono tenuti a coprire almeno il trenta per cento del fabbisogno annuale di manufatti e beni…con manufatti e beni ottenuti con materiale riciclato- per creare un mercato per il ciclo del riciclaggio, mentre a Messina non esiste un ente che ottemperi a tale disposizione di legge?

Il PRC di Messina organizzerà nei prossimi giorni, insieme ad ambientalisti e forze politiche della sinistra, una iniziativa in occasione della giornata mondiale contro l’incenerimento dei rifiuti, per lanciare anche nella nostra città la strategia “Rifiuti zero-.

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