Presunte promozioni all'Atm, la Fit-Cisl accusa, Providenti risponde

Presunte promozioni all’Atm, la Fit-Cisl accusa, Providenti risponde

Redazione

Presunte promozioni all’Atm, la Fit-Cisl accusa, Providenti risponde

lunedì 22 Ottobre 2007 - 11:23

Il sindacato: «Provvedimento eticamente e giuridicamente illegittimo». Il presidente dell'Azienda trasporti: «Nessuna promozione, istituita una squadra di controllori con due coordinatori».

Come prevedibile, le delibere della giunta e delle aziende partecipate sono finite sotto la lente d’ingrandimento, essendo vincolate, fino all’arrivo del commissario, dal loro carattere di “urgenza e indifferibilità-. E se Gianpiero D’Alia, da un lato, fa sapere che qualora Atm, Amam, Istituzione Servizi sociali, Messinambiente o Ato3 dovessero approvare atti né urgenti né indifferibili correrà a portare le carte in procura, dall’altro la Fit-Cisl interviene su un punto, in particolare, che riguarda proprio una delle partecipate, l’Atm tuttora presieduta da Franco Providenti.

Nel dettaglio, Orazio Parisi del settore autoferrotranvieri punta l’indice verso «la seduta del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2007, nella quale sembra (da voci di corridoio bene informate) siano state deliberate promozioni di carriera a due dipendenti non aventi diritto».

La Fit-Cisl «ritenendo tale atteggiamento lesivo nei confronti di tutto il personale oltre che irrispettoso degli obblighi contrattuali in quanto effettuata senza preventivo confronto sindacale, nel prendere le distanze da quanto avvenuto, reputando tale provvedimento eticamente e giuridicamente illegittimo, chiede immediata revoca della delibera del 17.10.2007, avente ad oggetto gli avanzamenti di carriera e si riserva, altresì, di dare mandato ai propri legali per denunciare quanti in indirizzo di palese violazione dell’art.28 dello Statuto dei Lavoratori».

Ma Parisi chiarisce che non si fermerà qui l’azione del sindacato: «Non escludiamo – conclude – la possibilità di avviare eventuali manifestazioni di lotta specificatamente mirate ad impedire che tali atteggiamenti possano ripetersi in altre aree e/o comparti aziendali».

Pronta la risposta del presidente dell’Atm Franco Providenti, il quale si mostra stupito delle accuse della Fit Cisl e ne smentisce l’oggetto stesso. «Non c’è stata alcuna promozione – precisa – perché in quella seduta abbiamo semplicemente istituito la squadra dei verificatori, meglio conosciuti come controllori del biglietto. Finora non c’era una squadra, ma singoli operatori, molti dei quali non facevano a pieno il proprio dovere, salvo due, Catena e Caprì, i quali essendosi mostrati i più efficienti, sono stati scelti come coordinatori della squadra stessa. Dunque – aggiunge Providenti – abbiamo semplicemente deciso di intervenire su una situazione che mostrava inefficienze, tanto che abbiamo dovuto anche operare un licenziamento perché la persona interessata non aveva mai effettuato una contravvenzione. Abbiamo adottato il nuovo tariffario – conclude il presidente dell’Atm – ma senza controlli serve a poco».

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