Qualche giorno addietro il Coordinamento Mangiafuoco ha incontrato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Orazio Miloro, per offrire alcuni spunti di riflessione su come affrontare l’offesa che il patrimonio boschivo e rurale della provincia subisce ogni estate a causa dei tanti incendi, colposi e dolosi, che devastano il territorio da mare a monte.
A renderlo noto lo stesso Coordinamento che fa sapere come sia “apprezzabile la disponibilità dimostrata da Miloro a far propria buona parte delle richieste maturate in questi mesi di studio e discussione.
L’Assessore, conscio della necessità che non si possa attendere la prossima estate per capire cosa fare contro il fuoco, si è impegnato a convocare già in gennaio una Conferenza dei Servizi dei 108 sindaci della Provincia, per chieder loro, tra l’altro, di creare gruppi di volontari antincendio in ogni comune, per la formazione dei quali il Corpo Forestale (presenti all’incontro il dott. Ettore Lombardo e l’Addetto stampa dott. Giovanni Tornesi) si impegna ad attivare corsi gratuiti di formazione per volontari nelle quattro aree principali: tirrenica, ionica, nebroidea e del Comune di Messina.
Per il controllo di quell’area intermedia (area grigia) che va dal mare fino ai margini del bosco, a giudizio dell’Assessore, sarebbero impiegabili anche le guardie venatorie della Società Multiservizi, nonché, entro i limiti delle disponibilità economiche, sperimentalmente, si potrebbe applicare il cosiddetto -metodo Perna- (cioè assegnare lotti di terreno ad associazioni che lo salvaguardano da incendi, in cambio di un compenso corrisposto per metà all’inizio della stagione e per il resto a stagione finita, solo se la superficie di competenza non abbia subito incendi per più del 5%). Verrà anche chiesto ad ogni Comune di render noto lo stato di avanzamento nella redazione del Catasto degli incendi e se ne solleciterà l’ultimazione. Verrà impiegata la Polizia Provinciale, come deterrente, anche per imporre il rispetto della legge per le aree già soggette ad incendio.
Il Coordinamento ha manifestato l’esigenza di creare una task-force investigativa di cui facciano parte i vari corpi di polizia con lo scopo di indagare il crimine incendiario con tecniche e strumenti adeguati, come già avviene per altri crimini ambientali.
Anna Giordano del WWF chiede l’istituzione di un numero antincendio provinciale per una migliore tempistica degli interventi e, allo stesso scopo, ritiene auspicabile che in più punti, sia nel Comune di Messina che nella Provincia, da maggio a novembre, stazionino autobotti pronte ad intervenire.
Occorre anche: dare grande importanza alla preallerta meteo, che si esplicita in maggior controllo del territorio e attivazione di enti, istituzioni e associazioni proprio in quei giorni che precedono l’arrivo del vento di scirocco; attivare la Pubblica Sicurezza per i terreni abbandonati; costituire un sistema informatico della Montagna; estendere il servizio antincendio, che attualmente va da giugno a settembre, alla bassa stagione, ovviamente con un numero limitato di addetti, ed avere un piano antincendio boschivo-rurale per tutto l’anno.
La riunione, alla quale hanno inoltre partecipato per il Coordinamento Mangiafuoco, Legambiente, Rete Lilliput, Rete di Ecologia Sociale-Verdi, Cooperativa etica -Mondo Sostenibile-, Movimento Consumatori e l’associazione Cantiere Sociale, è stata aggiornata alla seconda settimana di gennaio, data che vedrà la nascita di un tavolo provinciale di progettazione antincendio-.
