Il Pri vede una Messina “Città del Sole-

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Redazione

Il Pri vede una Messina “Città del Sole-

giovedì 10 Gennaio 2008 - 12:08

I vertici del partito presentano il loro programma. Pietro Currò: «Agli alleati chiediamo un tavolo. La priorità è il risanamento»

Messina “Città del Sole-. E’ questo lo slogan scelto dai vertici del Partito Repubblicano Italiano per la prossima elettorale. Uno slogan che prende spunto dal corposo programma presentato stamani a Palazzo Zanca, e nel quale grande rilievo viene dato alle energie alternative, in particolare l’eolico e il fotovoltaico, perché, come spiegato da Sebastiano Gullotti che ha introdotto la conferenza stampa, «Messina ha poche risorse, ma quelle che ci sono vanno valorizzate». E tra queste ci sono senz’altro il vento e il sole. Concetto ribadito da Pippo De Stefano, segretario provinciale del Pri, il quale ha ribadito che le energie alternative costituirebbero un grande introito in aggiunta a quello fiscale, che da solo evidentemente non può bastare. Di Stefano ha illustrato alcuni punti del programma, concentrandosi sulle partecipate, per le quali suggerisce che il Comune si tiri fuori da tutte quelle che non gestisce direttamente. «E’ essenziale una riqualificazione delle spese – ha affermato De Stefano – partendo dalla liquidazione di Messinambiente e dell’Istituzione dei Servizi Sociali, un inutile passaggio rispetto all’omonimo assessorato. Serve un accorpamento di tutte le mansioni riguardanti i lavori pubblici in un unico dipartimento, e stesso discorso vale per la protezione civile. Chiediamo, infine, la riduzione del 30% degli emolumenti dei consiglieri d’amministrazione delle municipalizzate». E sulle partecipate De Stefano fa un ultimo appello a Sinatra: «Chiedo solo quanto già chiesto a suo tempo dal centrosinistra a Sbordone : l’azzeramento dei Cda, nominati con atti amministrativi di un sindaco decaduto».

Il segretario regionale Pietro Currò si è rivolto anche agli alleati del centrodestra: «Prima vengono i programmi, poi gli schieramenti, infine le candidature. Non abbiamo alcuna riserva sui nomi, ma la metodologia va invertita. Chiediamo che venga convocato un tavolo da dove si inizi a parlare di programmazione. In questa città c’è il disastro e non si intravede futuro. Il bilancio del Comune è al dissesto, resta solo da stabilire se a dichiararlo debba essere il commissario o il futuro sindaco. Noi proponiamo grosse novità nel programma, e in particolare tre nuovi assessorati: uno per lo Sviluppo dei villaggi, uno per l’Identità culturale e uno per la Disabilità». Currò ricorda che proprio il Pri diede i natali all’assessorato al Risanamento, nel 2003. «Il risanamento deve essere la priorità, e deve basarsi da un lato sull’acquisto degli alloggi, e dall’altro sui capitali delle imprese. Via Taormina, ad esempio, ma anche Camaro Bisconte e parte di Fondo Fucile sono aree che si prestano interventi di privati». A proposito di Fondo Fucile il segretario regionale del Pri informa che in queste ore il commissario Sinatra darà il via, approvando la variante al risanamento proposta dall’ing. Caminiti, allo sbaraccamento di Fondo Fucile. Infine Currò illustra la sua ricetta per evitare il dissesto finanziario: «Si possono aumentare le entrate iniziando a sfruttare i rifiuti, valorizzando il patrimonio immobiliare e dal servizio di traghettamento».

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