Provincia. Variazione di Bilancio da approvare entro il 30 novembre: oltre 2 milioni di euro per le spese post-alluvione

Provincia. Variazione di Bilancio da approvare entro il 30 novembre: oltre 2 milioni di euro per le spese post-alluvione

Provincia. Variazione di Bilancio da approvare entro il 30 novembre: oltre 2 milioni di euro per le spese post-alluvione

giovedì 19 Novembre 2009 - 14:05

Sulla stima di spesa di 3milioni sostenuta dall’Ente, 800mila euro sono già stati finanziati con un prelevamento dal Fondo di Riserva. Dalla “manovrina” arriverà la restante parte. Rao (Pd): «Serio rischio di violazione del Patto di Stabilità»

Tre milioni di euro. A tanto ammontano oggi le spese indifferibili ed urgenti alle quali la Provincia di Messina si è trovata a dover far fronte a seguito degli eventi calamitosi verificatisi lo scorso 1 ottobre. Ottocento mila euro già finanziate attraverso un prelevamento dal Fondo di Riserva e la restante parte da finanziare attraverso una manovra di variazione bilancio da deliberare entro il trenta novembre.

Tale intervento di variazione al Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale 2009/2011, da attuare mediante storno delle disponibilità residue di altre funzioni, servizi ed interventi di spesa, è stato illustrato ieri in seconda commissione consiliare dall’assessore al ramo, Antonino Terranova:«La disponibilità (dei 2.200.000 euro) è stata reperita anche da capitoli di Spesa Finanziati, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2009, con l’utilizzo dell’Avanzo di’Amministrazione (Partecipazioni azionarie, Cofinanziamenti POR e PON, Spese per servizi telematici e informatici, Sostegno alla categorie colpite dalla crisi economica). Con la delibera si è proceduto inoltre all’inserimento di alcune voci relative a maggiori Entrate accertate nel corso dell’esercizio correlate ad interventi di Spesa. Inoltre è stato inserito nella gestione dell’Ente il Bilancio di liquidazione dell’AAPIT. Ulteriori variazioni riguardano impinguamenti e storni di capitale relativi al Personale dipendente con l’inserimento di un importo pari 120.000 euro per far fronte al compenso relativo al lavoro straordinario del personale per calamità naturali».

Sulle spese sostenute dall’Ente per la calamità, è intervenuto il consigliere provinciale del Pd, Pippo Rao, puntando l’indice soprattutto sul “rischio” che l’Amministrazione intervenga sulle risorse previste nell’emendamento proposto proprio dal Partito Democratico alla manovra: il contributo per la piccola e media impresa (800mila euro):«I Comuni e la Provincia hanno dovuto fare fronte nell’urgenza con la speranza che qualcuno poi si ricordasse che le spese sarebbero dovute essere in qualche misura compensate, anche a fronte dei dichiarati stati d’emergenza, ma anche delle promesse dei tanti uomini di governo che garantivano interventi. Di fatto ad oggi, la mancata corresponsione di risorse per i disastri ambientali, le riduzioni di trasferimenti da Stato e Regione, il mancato introito delle somme legate alla viabilità provinciale (quanto meno i primi 8 milioni di euro sui 56, così come era previsto), quelli INAIL (solo 250.000 ottenuti, degli originari 5 milioni richiesti, poi diventato uno inserito in Bilancio di previsione!?) , creano una situazione di particolare rischio, per la quale la Provincia ha dovuto fare fronte con una drastica coartazione di servizi. E così tra i tanti servizi è saltato anche l’intervento a sostegno della piccola e media impresa, ed a sostegno delle categorie colpite dalla crisi economica». Un punto sul quale il Pd potrebbe dare battaglia, facendo leva sul perché su tante voci, bisogna intervenire propria su questa che ha una rilevanza sociale ed economica e soprattutto sul perché si è costretti a pagare per mancanze di “altri”.

Rao si concentra poi sulla violazione del Patto di stabilità: «Quelle che erano serie preoccupazioni ora sono serie possibilità, se non certezze. Le dichiarazioni del Ragioniere Generale della Provincia di Messina in sede di illustrazione della manovra di variazione di bilancio, lasciano pochi dubbi in merito. Tranne che, il Governo Nazionale, od il Parlamento, non elaborino un provvedimento con il quale si deroghi per i territori colpiti dai disastri ambientali quale quello che ha coinvolto le nostre comunità. Ma dopo la vergognosa vicenda dell’emendamento dei 100 milioni di Euro, c’è poco da ben sperare, ed anche in questo caso nonostante le rassicurazioni che qualche tempo fa erano state fatte in merito! Le alluvioni del dicembre 2008, e quelle dei primi di ottobre di quest’anno con la tragedia di Giampileri e Scaletta, hanno comportato una diretta esposizione dell’ente attraverso somme urgenze ed interventi necessari a fare fronte alle immediate necessità. Le condizioni disastrose del territorio provinciale con fenomeni che costantemente, al di là degli eventi eclatanti delle alluvioni tragicamente conosciute, hanno spesso necessitato di messe in sicurezza e comunque di altrettanti interventi. Ed in questo contesto emergenziale, il Governo Berlusconi e quello Lombardo, al di là dell’obbligato interessamento per l’ultima vicenda, sono stati sordi alle, a volte disperate, richieste di risorse necessarie a compensare le spese sostenute e da sostenere. Le passerelle grottesche, e le dichiarazioni a mezzo stampa nell’immediatezza dei fatti, non sono mai state poi seguite da fatti concreti».

«E’ giusto lamentarsi della mancata solidarietà del paese in merito al dramma che la nostra comunità ha vissuto – conclude il segretario provinciale del Partito Democratico -. Ma sarebbe ancor più giusto pretendere la solidarietà istituzionale di quei governi che loro per primi pensano che le nostre tragedie siano eventi figli di un Dio minore. Quei figli che hanno dato anche tanto, in termini elettorali, a questi governi e che vengono invece ripagati, con slogan ed annunci. Di concreto poco, e solo recentemente sull’onda dell’emotività e dei riflettori accesi. Prendiamocela pure a ben donde, con i Giletti o gli Sposini di turno, o con chi ha parlato di abusivismo come causa dei disastri, ma i veri interlocutori istituzionali facciano quello che si deve fare, e non si nascondano, perché di responsabilità in queste vicende ne hanno già tante. Che Ricevuto, faccia seriamente sentire la voce del territorio, ed oltre a lottare per i trasferimenti di risorse, batta i pugni sui tavoli romani per l’allentamento del Patto di Stabilità. C’è un limite alla vergogna, il Governo Nazionale e la maggioranza che lo sostiene con i suoi deputati messinesi, lo sta superando. Che gli amministratori locali almeno non siano complici di tanto disprezzo per le nostre comunità».

Tornando alla variazione di Bilancio, dopo il passaggio in Commissione, riconvocata per domani alla presenza di Terranova, del ragioniere generale e dei revisori dei conti, la palla passerà al Consiglio, che dovrà approvare la delibera entro il 30 novembre.

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