La querelle Comune-Ato3 giunge all'epilogo: Barresi e Omero si dimettono. Il 7 aprile la nuova assemblea dei soci

La querelle Comune-Ato3 giunge all’epilogo: Barresi e Omero si dimettono. Il 7 aprile la nuova assemblea dei soci

Redazione

La querelle Comune-Ato3 giunge all’epilogo: Barresi e Omero si dimettono. Il 7 aprile la nuova assemblea dei soci

mercoledì 26 Marzo 2008 - 21:10

Barresi in carica fino alla nuova assemblea, che ricostituirà il nuovo Cda con Spicuzza presidente e Como consigliere

La lunga querelle tra Comune e Ato3 si conclude così come era iniziata: in una gran confusione, al termine di una giornata contrassegnata dagli ennesimi colpi di scena. Nella mattinata di ieri il commissario Gaspare Sinatra, con un vero e proprio colpo di mano, aveva rimescolato nuovamente le carte, approvando prima le nuove linee di indirizzo per la designazione di rappresentanti del Comune nelle società collegate, e rinominando, poi, i nuovi vertici dell’Ato3, ovvero Enrico Spicuzza presidente e Claudio Como consigliere. Proprio quelle nomine, cioè, che erano state bloccate dal Tar perché vigevano, in quel momento, le vecchie linee di indirizzo. In soldoni, Sinatra ha aggirato l’ostacolo, revocando la vecchia determina, approvandone una nuova e dandosi da solo il via libera per procedere alle nomine da lui previste.

A quel punto, nel pomeriggio, si attendeva l’assemblea dei soci per le 18, con all’ordine del giorno la revoca delle nomine di Franco Barresi, l’attuale presidente e amministratore delegato, e Eduardo Omero, consigliere rappresentante del Comune. La parola fine? Forse, tanto che lo stesso Sinatra, intercettato all’uscita da Palazzo dei Leoni dove aveva incontrato Lombardo, preferiva non sbilanciarsi. E qui l’ennesimo pasticcio, dai contorni quasi paradossali. Mentre il commissario lasciava Palazzo Zanca per raggiungere la sede dell’Ato3, dalla società d’ambito giungeva un fax che annunciava le dimissioni di Barresi e Omero. «Al solo scopo di porre fine al clima di incertezza e precarietà venutosi a determinare per l’azzeramento ingiustificato ed immotivato voluto dal dott. Gaspare Sinatra – si leggerà poi in un comunicato stampa – il presidente e amministratore delegato dell’Ato Me3 Francesco Barresi e il componente del Cda, avvocato Eduardo Omero, si sono dimessi dalla carica di componenti. Della decisione assunta è stata data immediata comunicazione ai soci che stasera alle ore 18 si sarebbero dovuti riunire per votare la revoca degli amministratori di nomina del Comune. L’assemblea dei soci, infatti, a seguito delle dimissioni dei due componenti è stata revocata».

Ma Sinatra era già davanti alla porta della sede di via Cavalieri della Stella, insieme all’assessore provinciale alle Società partecipate, Salvatore Magazzù, e al rappresentante del Collegio sindacale Anastasi. Porta rigorosamente chiusa a chiave, e che chiusa rimarrà, tanto che l’assemblea dei soci si terrà fuori dagli uffici, e lì stesso viene deliberata la revoca delle nomine di Barresi e Omero (confermato il componente di parte della Provincia, Romeo). Quando poi Sinatra tornerà a Palazzo Zanca, si troverà sulla scrivania il fax con le dimissioni degli stessi.

Insomma, una vicenda paradossale, che oggi vedrà protagonista, in una nuova tappa, il Tar, con la discussione di merito sui ricorsi riguardanti proprio l’Ato3 e l’Amam. Ma Sinatra si è “coperto le spalle- cambiando il regolamento delle nomine riguardanti gli Enti collegati e dunque anche le partecipate. I nuovi indirizzi, infatti, prevedono che «il sindaco, sulla base del principio di responsabilità e dei poteri attribuitigli dalla normativa vigente, sceglierà la persona cui conferire la nomina o la designazione, di cui è notorio il possesso di una specifica competenza e di una documentata e accertata esperienza tecnico-amministrativa, correlata ai compiti propri dell’Ente, Azienda o Istituzione cui la persona stessa viene destinata ed acquisita mediante lo svolgimento di attività professionale o amministrativa in amministrazione di organismi pubblici o privati». E in un altro passaggio importante della determina si legge che «costituiscono motivo di revoca o decadenza il venir meno di uno dei requisiti per la nomina, gravi motivi di contrasto con il Sindaco e/o con gli indirizzi programmatici dell’Amministrazione», mentre «le nomine dovranno essere pubblicate anche sul sito internet del Comune».

Stamattina, intanto, Barresi ha convocato la nuova assemblea dei soci per il 7 aprile in prima convocazione e per l’8 in seconda con all’ordine del giorno la ricostituzione del Consiglio d’amministrazione, con Spicuzza presidente e Como consigliere rappresentante del Comune.

(nelle foto Barresi e Sinatra)

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