Risanamento, Curcio e Capurro promettono: «Vigileremo»

Risanamento, Curcio e Capurro promettono: «Vigileremo»

Redazione

Risanamento, Curcio e Capurro promettono: «Vigileremo»

giovedì 13 Dicembre 2007 - 12:55

«Messina è ancora in credito con la Regione. La politica adesso deve fare la sua parte»

La sterzata sul fronte risanamento data dall’intervento in prima persona del prefetto Francesco Alecci e del procuratore capo Luigi Croce è di quelle importanti. Ma la sfida, adesso, è dare un seguito all’ottimo punto di partenza. Sull’argomento sono intervenuti con una nota gli ex consiglieri comunali Ciccio Curcio (nella foto) e Pippo Capurro, che sulla tematica del risanamento hanno sempre mostrato particolare attenzione.«Siamo contenti – affermano i due – quando le alte cariche istituzionali risolvono problemi che la politica ha faticato molto a portare avanti. L’Assessore Regionale è stata costretta ad impegnarsi ad erogare alla città di Messina somme ingenti per circa 47 milioni di euro».

«Intendiamoci – chiariscono Curcio e Capurro – somme dovute da anni che la Regione, con la scusa della mancanza dei progetti, dirottava verso altre direzioni lasciando le baracche nel loro degrado ambientale e sociale. Infatti rispetto ai 250 milioni di euro della legge 10 la città è ancora abbondantemente in credito con la Regione. La politica adesso deve fare la sua parte».

Il primo ente richiamato al proprio dovere è lo Iacp, il quale «deve dimostrare che non è la macchina mangiasoldi che stata dipinta sulla base dell’ultima legge 4/02, che dirotta ingenti risorse per il mantenimento di una struttura che nel resto del paese è stata abolita. Vigileremo sul rispetto dei tempi indicati per la realizzazione dei 750 alloggi sulla base degli stanziamenti promessi, non possiamo sottacere, però, che l’Iacp (Ente Appaltante) in questi anni non sempre ha rispettati i tempi previsti di realizzazione».

All’ente presieduto da Giuseppe Santalco viene contestato che «da mesi l’UREGA attende la documentazione per procedere all’espletamento delle seguenti gare a seguito della erogazione di 90 milioni di euro da parte dell’allora assessore regionale Scammacca della Bruca e tra questi quelli piu’ urgenti e significativi sono: 46 alloggi di Camaro sottomontagna che permetterebbero lo sbaraccamento sotto il ponte ferroviario dismesso e mai messo in sicurezza e non manutenzionabile con grave pericolo per la popolazione sottostante; riqualificazione del torrente Bisconte (ritardo derivante dal mancato aggiornamento prezzi); Badiazza – riqualificazione alveo torrente; Piazza Camaro Sant’Antonio (terreni espropriati e immissione in possesso); 60 alloggi Bisconte dei 112 previsti – Area già sbaraccata di proprietà comunale; ristrutturazione asilo nido Camaro adiacente la sede della ex 6^ circoscrizione».

«Speriamo – concludono Curcio e Capurro – che il sig. Prefetto con la sua autorevolezza dimostrata sul campo possa fare in modo che una volta per tutte si costituisca un ufficio unico risanamento che possa finalmente consentire una visione e una gestione unitaria senza rimpalli e scaricabarile»

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