Saglimbeni: «Ci vogliono altre risorse per i servizi sociali». A vuoto la commissione sul futuro del Don Orione

Saglimbeni: «Ci vogliono altre risorse per i servizi sociali». A vuoto la commissione sul futuro del Don Orione

Saglimbeni: «Ci vogliono altre risorse per i servizi sociali». A vuoto la commissione sul futuro del Don Orione

venerdì 05 Febbraio 2010 - 08:27

Il consigliere comunale del gruppo Misto: «Gli importi previsti sono incongruenti, si espone il Comune al rischio di impugnativa dei bandi»

Ancora nulla di nuovo sotto il sole. Al di là dei “si dice” e “sembra che”, dei bandi per i servizi sociali ancora non si hanno notizie (l’ultima voce li vuole pronti per essere pubblicati in questo fine settimana) e così finisce per prendere sempre più corpo l’ipotesi di un’ulteriore proroga di due mesi. E i bandi? Come avevamo previsto, non andranno oltre i cinque mesi. «In difformità – evidenzia in una nota il consigliere comunale del gruppo Misto Paolo Saglimbeni – con la struttura dei bandi comunitari che prevedono, per prassi funzionale ad obiettivi di qualità ed economicità, una durata di almeno due anni». Secondo il consigliere, vicino al gruppo Corona del Pdl, «gli importi previsti, ritenuti congrui dal dirigente nella seduta della decima commissione consiliare del 25 gennaio 2010 nel corso della quale si è sostenuto comunque il rispetto dei contratti collettivi vigenti, sono invece insufficienti visto che ripropongono gli stessi parametri del 2006 e non garantiscono quindi nemmeno i minimi contrattuali per il personale impiegato».

«L’insufficienza delle risorse – prosegue Saglimbeni – espone il Comune al rischio di impugnativa dei bandi di gara e/o al rifiuto della ulteriore proroga o al sorgere di debiti fuori bilancio per la mancata copertura dei costi del personale, con gravissime conseguenze sulla continuità di erogazione dei servizi sociali». Da qui l’interrogazione del consigliere, che chiede al sindaco e all’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti «se non ritenga opportuno individuare e recuperare le ulteriori risorse necessarie a garantire la continuità dei servizi , circa cinque milioni, già nel bilancio di previsione 2010 e predisporre bandi di gara per almeno due anni o, in alternativa e in modo trasparente, di rivedere gli obiettivi prefissati».

E a proposito di obiettivi, cosa intende fare l’Amministrazione con il Don Orione? La struttura di ricovero per disabili gravi va avanti in regime di convenzione con il Comune e con l’Asp, una convenzione che scadrà il 28 febbraio. Per proseguire i rapporti, Palazzo Zanca non ha ancora previsto un euro in bilancio, nonostante, stando alle proporzioni attuali, il Comune dovrebbe stanziare 1,5 milioni, ai quali vanno aggiunti 400 mila euro dell’Asp. Proprio su queste proporzioni casca l’asino: secondo l’Amministrazione il budget va decurtato e la convenzione va rivista, dividendo quantomeno al 50 per cento con l’Asp i costi del Don Orione. Una soluzione, ad ogni modo, va trovata, perché di mezzo ci sono 32 disabili gravi che non possono certo rimanere per strada. Ma ieri, nella decima commissione consiliare che trattava proprio di questo argomento, nessuno si è fatto vedere, dalla Aliberti all’assessore al Bilancio Orazio Miloro, fino al dirigente Antonio Cama. Appuntamento a martedì prossimo. Quando ci sarà ancora meno tempo.

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