Santalco scrive a Sinatra: «Renda pubblica la situazione finanziaria del Comune»

Santalco scrive a Sinatra: «Renda pubblica la situazione finanziaria del Comune»

Redazione

Santalco scrive a Sinatra: «Renda pubblica la situazione finanziaria del Comune»

mercoledì 05 Marzo 2008 - 12:08

Il segretario cittadino dell'Udc: «Risanamento o dissesto finanziario? Non si creino alibi alla prossima amministrazione»

Si faccia chiarezza sulle casse comunali di Palazzo Zanca. La richiesta non è nuova, e viene ancora una volta da Carmelo Santalco, segretario cittadino dell’Udc, che già dalle nostre pagine on-line aveva lanciato segnali di preoccupazione per lo stato finanziario del Comune e sul rischio che qualsiasi programma elettorale possa risultare vano di fronte al riscontro oggettivo di casse desolatamente vuote, e che oggi invia al commissario Gaspare Sinatra una lettera aperta.

«Le voci di un probabile dissesto finanziario si accavallano e si confondono con quelle di un serio piano di risanamento che Ella sarebbe intenzionato ad adottare – scrive Santalco – contribuendo in tal modo a creare un grande stato di confusione ed approssimazione delle notizie sulla realtà dei fatti». Si genererebbe, dunque, «uno stato di incertezza e di insicurezza che accresce dubbi e preoccupazioni sul futuro politico ed amministrativo del Comune di Messina».

«Tutto appare avvolto da una nube di mistero – continua – anche per il fatto che, in assenza dell’Organo Consiliare, nessuno può esercitare quell’attività ispettiva e di controllo che avrebbe certamente permesso di fare maggiore chiarezza grazie all’accesso agli atti amministrativi». A Sinatra chiede «di compiere un atto di trasparenza nei confronti della città di Messina: renda pubblica, con dati e cifre ufficiali, la reale situazione economico finanziaria del Comune di Messina. Abbia il coraggio di dire pubblicamente, in maniera limpida e senza mezzi termini, quali sono le condizioni in cui versa oggi il Comune di Messina, senza parlare più di una generale, e non meglio identificata, difficoltà finanziaria».

E qui Santalco torna sul punto di una campagna elettorale che rischia di generare fumo e di essere solo “virtuale-: «Nelle prossime settimane i partiti e le coalizioni saranno impegnati anche nella stesura di un programma da presentare agli elettori in occasione delle prossime elezioni amministrative. Idee e impegni che, in caso di vittoria, vincoleranno la futura amministrazione al rispetto degli stessi davanti ai propri elettori e che inevitabilmente vedranno l’utilizzo di ingenti risorse finanziarie. Oggi purtroppo si corre il rischio che gli elettori messinesi vadano a premiare una coalizione ed un’amministrazione sulla base di un programma che, verosimilmente, non potrà essere attuato in tutti i suoi punti a causa delle croniche difficoltà economiche dell’Ente Comune. Non si può pensare di programmare per i prossimi cinque anni l’attività amministrativa di una città senza conoscere lo stato di fatto dal quale si dovrà partire: non si possono insomma “fare i conti senza l’oste-, come diceva Terenzio, in quanto si rischierebbe di doverli fare due volte». Si tratterebbe, in soldoni, di creare «un pericoloso alibi per un’amministrazione inadempiente, rispetto ad un programma votato a maggioranza dagli elettori, fatto di spese ed investimenti che poi si riveleranno essere insostenibili».

Che il commissario dica con chiarezza quali sono le condizioni di quello che Santalco definisce un “malato-, quali i percorsi da intraprendere per la guarigione, «considerato che, nei tre mesi che ci separano dalla competizione elettorale, la situazione non potrà certamente ribaltarsi radicalmente». Altrimenti «ci dica se intende percorrere la strada del dissesto finanziario, laddove peraltro determinati “parametri- stabiliti dalla Legge lo dovessero imporre. Non è solo l’Udc e la politica a chiederglielo ma, ritengo sia, un’intera città a pretendere chiarezza».

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