Scurria sulla decisione del Cga: «La giustizia è sempre meno uguale per tutti»

Scurria sulla decisione del Cga: «La giustizia è sempre meno uguale per tutti»

Redazione

Scurria sulla decisione del Cga: «La giustizia è sempre meno uguale per tutti»

lunedì 03 Dicembre 2007 - 18:07

Uno dei due avvocati che ha seguito la vicenda: «Mi sfuggono le ragioni giuridiche». Secondo l'ordinanza i consiglieri avrebbero potuto intervenire nei giudizi sulle elezioni, ma non sono controinteressati in senso tecnico.

«La giustizia è sempre meno uguale per tutti». Questa l’amara conclusione a cui giunge Marcello Scurria, uno dei due avvocati, insieme ad Arturo Merlo, che ha rappresentato i consiglieri circoscrizionali Antonino Sciutteri e Giuseppe Picciotti per il ricorso presentato al Consiglio di Giustizia Amministrativa. Anche dopo aver letto l’ordinanza firmata dal presidente della Camera di consiglio Riccardo Virgilio, Scurria afferma che «francamente, sfuggono le ragioni giuridiche per cui il CGA, ligio al rispetto della legge quando ha dovuto decidere di annullare le elezioni, non abbia accolto il ricorso proposto dai due consiglieri di circoscrizione».

Nell’ordinanza, che “boccia- anche l’intervento in opposizione chiesto da Giuseppe Rodi, si legge testualmente che ai consiglieri circoscrizionali «si riconosce la legittimazione ad intervenire nei giudizi proposti avverso le elezioni comunali, ma non la posizione di controinteressati in senso tecnico». Questo nonostante i quartieri decadranno comunque a maggio, quando si tornerà a votare, due anni prima della scadenza del mandato elettorale. E nonostante due anni fa, su un caso analogo, il Tar di Catania si pronunciò in maniera diametralmente opposta.

Scurria chiarisce anche un aspetto sottolineato dal più diretto degli interessati, il sindaco decaduto Francantonio Genovese, il quale, nel prendere le distanze dal ricorso dei due consiglieri, lo aveva definito «fondato su eccezioni formali più che sostanziali». «Si precisa – afferma Scurria – che , ai fini dell’ammissibilità dell’opposizione del terzo per errore in procedendo, non era necessario in tale fase criticare il merito della sentenza. Soltanto in caso di accoglimento e rinvio al TAR i due Consiglieri avrebbero introdotto nuovi ed ulteriori motivi a sostegno della legittimità del procedimento elettorale. Ma la storia – conclude Scurria – non si fa con i se». Ed sarà senza se e senza ma che Gaspare Sinatra continuerà a governare Palazzo Zanca almeno fino alla prossima primavera.

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