Il segretario Ribaudo: «Vacatio amministrativa? Questione di pochi giorni».

Il segretario Ribaudo: «Vacatio amministrativa? Questione di pochi giorni».

Redazione

Il segretario Ribaudo: «Vacatio amministrativa? Questione di pochi giorni».

lunedì 08 Ottobre 2007 - 10:12

Da oggi sospese tutte le attività del sindaco, della giunta e del consiglio. Ma i consiglieri si chiedono: «In base a quale norma?»

Chi pensava che col passare del tempo ci sarebbe stata più chiarezza, si sbagliava di grosso. O meglio, la cosa chiara è una: la notifica della sentenza con cui il CGA ha annullato le elezioni del 2005 ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella “casa comunale- e da oggi è sospesa qualsiasi attività delle componenti elette di Palazzo Zanca, dal sindaco alla giunta, fino al consiglio comunale. Lo chiarisce in maniera secca lo stesso segretario generale del Comune, Filippo Ribaudo: «Da oggi è tutto bloccato». La conseguenza immediata quanto preoccupante è la vacatio amministrativa che ci sarà, quantomeno, fino alla nomina del commissario straordinario da parte della Regione. Ribaudo non fa drammi, e dopo aver ribadito che non ci saranno proroghe per i consiglieri, come qualcuno aveva sostenuto, spiega serafico: «Non parlerei di vacatio amministrativa, in fondo sarà questione di quattro-cinque giorni». A quanto pare, però, vicesindaco e giunta proseguiranno con le mansioni di ordinaria amministrazione, e per chiarire meglio questo aspetto è in corso, proprio in queste ore, una riunione con il segretario.

Più confusi che persuasi i consiglieri, per i quali resterebbe in piedi solo l’ipotesi, portata avanti da Ciccio Rizzo e Pippo Trischitta di An, di un eventuale ricorso che mantenesse il consiglio fino alla prossima tornata elettorale, per svolgere la propria -funzione di controllo-.

Oggi qualcuno è arrivato ad apporre la propria ultima firma in Commissione al fotofinish, qualcun altro si chiede in base a quale norma il consiglio decade oggi e non in concomitanza dell’arrivo del commissario, altri ancora proseguono senza problemi la propria compagna elettorale iniziata già pochi minuti dopo la sentenza (se non qualche settimana prima). Ciò che preoccupa, al di là della tranquillità del segretario Ribaudo, è proprio la vacatio amministrativa di questi giorni, ma anche su come si svolgerà successivamente il commissariamento, che a differenza del precedente di Bruno Sbordone non potrà contare sul civico consesso. E a proposito di Sbordone, una curiosità: sabato scorso era qui in città, invitato ad un matrimonio, e a precisa domanda ha risposto: «Io nuovamente commissario di Messina? Anche di corsa…».

Oggi più che mai, in ogni caso, Palazzo Zanca chiede celerità alla Regione affinché si invii più presto il commissario, o una commissione, su questo non c’è ancora chiarezza, perché il termine che più circolava oggi nei corridoi era “anarchia-. Nel caso del Comune di Pagliara, citato dai consiglieri di An, il commissario fu nominato tredici giorni dopo il deposito della sentenza, che nel nostro caso è stata pubblicata il 3 ottobre. Che i tempi, per Messina, siano più rapidi?

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