No ai semafori intelligenti 'T-Red' e ai lavavetri

No ai semafori intelligenti ‘T-Red’ e ai lavavetri

Redazione

No ai semafori intelligenti ‘T-Red’ e ai lavavetri

lunedì 09 Febbraio 2009 - 11:51

Il consigliere del Pd Cucinotta chiede al sindaco la momentanea sospensione del funzionamento dei 'semafori intelligenti' e la revoca delle multe prescritte attraverso l'utilizzo della telecamera. Il capogruppo di 'Rialzati Messina' Ticonosco invece dichiara “guerra” ai lavavetri

Autovelox e semafori intelligenti T-Red che forse più che intelligenti, per il consigliere Nicola Cucinotta, dovrebbero essere definiti “furbi”, al centro di un’interrogazione firmata dallo stesso esponente del Pd e presentata al sindaco Buzzanca, all’assessore Capone e al presidente del consiglio Previti. Le ripercussioni scatenate dall’inchiesta che vedrebbe coinvolti oltre 80 comuni del Nord-Italia dove sono state installate le suddette attrezzature, per un totale di 108 persone indagate tra cui 63 Comandanti dei vigili urbani e 39 amministratori, giungono anche in riva allo Stretto.

Il consigliere del Pd, infatti, visto e considerato il caso di “”taroccamento” dei semafori intelligenti, rivelatisi, sostiene, nient’altro che un’escamotage della amministrazioni comunale per spillare denaro ai cittadini attraverso la prescrizione di “multe intelligenti”, chiede al primo cittadino di revocare in autotutela tutte le prescrizioni effettuate in virtù dei rilevamenti degli impianti semaforici dotati di telecamera e disattivare momentaneamente tali apparecchiature in attesa che i Tribunali e gli organi competenti accertino l’effettiva validità di tale strumentazione. Per Cucinotta, infatti, quella che per il Comune dovrebbe in teoria costituire una notevole fonte di entrate, rischia invece di trasformarsi in un’arma a doppio taglio: «Alla luce degli ultimi orientamenti della magistratura – afferma – le multe accertate dai semafori intelligenti potrebbero rilevarsi un oneroso boomerang finanziario, dando per scontato l’accoglimento di tutti i ricorsi che i cittadini opporranno presso i competenti organi giurisdizionali (giudice di pace o prefetto)».

Di diverso tipo invece i “problemi” agli incroci semaforici che il consigliere Salvatore Ticoscono, sempre attraverso un’interrogazione, pone all’attenzione di Buzzanca. Il capogruppo di ‘Rialzati Messina’, nell’ottica della “lotta” all’accattonaggio inaugurata dal primo cittadino, chiede al “numero uno” di Palazzo Zanca di dare seguito, al più presto, all’ordinanza n° 208 del 09 ottobre 2008 su tutto il territorio comunale, con la quale si vieta tale forma di accattonaggio, specie ove si tratti di sfruttamento di minori. L’atteggiamento assunto da accattoni e lavavetri nell’eseguire il loro “lavoro”, sostiene Ticonosco, assume spesso modalità tali da creare situazione di grave pericolo per la loro sicurezza e per quella dei cittadini, nonché per l’ordinato svolgimento della circolazione stradale e l’igiene pubblica.

Per il consigliere, infatti, tali soggetti causano gravi pericoli intralciando la circolazione veicolare e pedonale, bloccano le auto in prossimità dei semafori, in alcuni casi costringono i pedoni a scendere dal marciapiede a causa di occupazioni abusive di suolo pubblico con secchi e attrezzi e generano, dunque, disagi e pericolo per l’incolumità personale e altrui, soprattutto per le donne che viaggiano sole sulle loro auto. Per Ticonosco Insomma non un pericolo a due ruote bensì a due piedi.

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