Servizi sociali, si va verso il mantenimento dell'Istituzione

Servizi sociali, si va verso il mantenimento dell’Istituzione

Redazione

Servizi sociali, si va verso il mantenimento dell’Istituzione

mercoledì 17 Settembre 2008 - 14:03

Il consiglio comunale respinge l'ordine del giorno di Calabrò che invitava l'amministrazione a fare chiarezza. Domani i capigruppo del centrodestra incontreranno il sindaco: non tutti sono concordi, ma non ci sarà l'abolizione

Ennesima seduta interlocutoria, oggi, per il consiglio comunale. Altre due ore passate più a parlare e a mettersi in vetrina che a decidere qualcosa di concreto. Ma gli spunti che emergono -tra le righe- di questo consiglio sono, nonostante tutto, interessanti e sembrano delineare il percorso che con ogni probabilità seguirà l’amministrazione comunale: mantenere in vita l’Istituzione dei servizi sociali. Questo nonostante i pareri negativi espressi in passato dal sindaco Buzzanca e nonostante il dissenso di alcuni consiglieri del centrodestra stesso, che invece preferirebbero l’abolizione dell’ente. Proprio per capire qual è l’indirizzo che la maggioranza intende seguire, Buzzanca ha convocato per domani mattina i capigruppo del centrodestra. Un summit dal quale, ripetiamo, dovrebbe venir fuori l’intenzione di mantenere in vita l’Istituzione, ma con una serie di paletti.

Questo è quello che si può intuire anche dagli interventi ascoltati oggi in aula, quando si parlava proprio di servizi sociali e della confusione che per il momento regna nel settore. A fare il punto della situazione è stato il capogruppo di Genovese Sindaco Felice Calabrò, il quale ha presentato un ordine del giorno, condiviso anche da consiglieri di Udc e Mpa, nel quale dopo un excursus storico sull’Istituzione (-partorita- nel ’97, sciolta lo scorso aprile dal commissario Sinatra), si arrivava al punto cruciale: la sentenze del giudice del lavoro che, ritenendo antisindacale il comportamento di Sinatra, bocciava la delibera 28/C con la quale si aboliva l’Istituzione e di conseguenza anche la costituzione del Cissa, ritenuto un nuovo carrozzone che farebbe poco gli interessi di Messina e molto quelli dei comuni al quale, eventualmente, ci si dovrebbe consorziare. Calabrò invitava l’amministrazione, dunque, secondo principi di «economicità ed efficienza», ad annullare la delibera incriminata, di razionalizzare le risorse e di fare chiarezza una volta per tutte su cosa intendesse fare riguardo il settore dei servizi sociali.

Il fatto -nuovo- rispetto all’ordine del giorno di Calabrò è rappresentato dalla prima riunione tenutasi venerdì scorso tra il sindaco Buzzanca e i consiglieri della maggioranza, i cui contenuti sono stati esposti dal capogruppo del Pdl Pippo Capurro. In sostanza l’amministrazione chiede di prendere tempo sulle decisioni da prendere, essendosi già adoperata «per predisporre gli atti deliberativi». Capurro annuncia dunque l’astensione della maggioranza (compresi i firmatari dell’ordine del giorno) dal voto, in attesa dei nuovi sviluppi. Una tesi sposata dagli altri consiglieri e rafforzata da Pippo Trischitta, che con il suo intervento -scopre le carte-, in un certo senso, sulla decisione che l’amministrazione prenderà. Il vicepresidente del consiglio, infatti, sottolinea più volte che l’Istituzione in sé non è il vero problema, «essendo l’ente che funziona meglio», puntando piuttosto l’indice contro le cooperative, «che ci hanno sempre mangiato», e sui sindacati, «che hanno interessi nelle cooperative stesse». La ricetta di Trischitta è: assunzione diretta dei lavoratori, mantenimento in vita dell’Istituzione ma con i crismi dell’efficienza, ed eventualmente affidamento della presidenza dell’Istituzione stessa all’assessore ai Servizi sociali del Comune.

L’intervento che fa riflettere è quello di Giuseppe Melazzo, che è anche presidente della I commissione: «L’obiettivo comune è quello di creare trasparenza nel settore. Quello che abbiamo potuto constatare nelle commissioni consiliari non è tanto che le partecipate non funzionano, ma che sono state spesso gestite al limite della legalità, se non oltre». Ed è proprio su quell’oltre che prima o poi bisognerà far chiarezza.

Qualcosa di concreto è venuto fuori dalla seduta di oggi: l’aula ha approvato l’ordine del giorno targato Mpa ed illustrato ieri pomeriggio da Antonino Restuccia riguardante la realizzazione di una bretella di collegamento tra i villaggi di S. Stefano Medio, S. Stefano Briga e S. Margherita. I lavori proseguiranno martedì prossimo alle 18.30, con -attività deliberativa-. L’attesa discussione sul ticket per l’attraversamento dello Stretto si svolgerà in un’unica tornata, nonostante sull’argomento ci fossero sia un ordine del giorno presentato dall’Mpa sia una proposta di delibera del Pdl. Discussione congiunta, dunque, come proposto da Melazzo per «l’economia dei lavori d’aula».

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