L'ex consigliere Pd: «Il consorzio intercomunale? Salvo un improbabile ordine politico, non lo voterò mai. Una soluzione peggiore del male». Stilettata su Messinambiente
Fa discutere la notizia secondo la quale il commissario Gaspare Sinatra starebbe per sciogliere l’Istituzione dei Servizi Sociali, seguendo la relazione in cui l’esperto Salvatore Vernaci in sostanza la stroncava, e procedendo di fatto con l’intenzione di affidare i servizi sociali ad un Consorzio intercomunale. Sulla questione interviene l’ex consigliere comunale e candidato alle prossime Comunali del Pd Ciccio Curcio (nella foto), che mette un “freno- alle intenzioni del commissario, chiarendo però subito che sul fatto «che l’Istituzione Servizi Sociali sia un “carrozzone clientelare scientificamente costruito dalla politica- nessuno aveva dubbi. Infatti il sottoscritto, durante l’amministrazione Cascio – Vernaci, ne ha proposto la soppressione attraverso lo strumento della revoca della delibera del Consiglio Comunale n° 65 del 28 11/2002 avente per oggetto “Approvazione dello Statuto dell’Istituzione per i Servizi Sociali-».
«Credo che la soluzione piu’ logica – afferma Curcio – ma anche più corretta sia quella di affidare al Dipartimento affari sociali del Comune di Messina la gestione dell’ufficio stralcio per la definizione e/o il proseguimento dei rapporti in essere. Successivamente con un Sindaco eletto dal popolo e un Consiglio Comunale rinnovato si potrà decidere cosa fare, compresa e certamente potrà essere valutata l’ipotesi del Consorzio intercomunale che, tranne un improbabile ordine politico della mia coalizione, non voterò mai, perché questa soluzione sarebbe peggiore del male».
«Non dobbiamo dimenticare – aggiunge l’ex consigliere comunale – che l’art. 20 dello Statuto dell’Istituzione prevede che “a seguito dell’approvazione della dotazione organica, l’istituzione, in conformità alla normativa , è tenuta a valutare la opportunità della gestione in economia di tutti o di alcuni servizi in atto affidati in appalto solo nell’ambito delle risorse disponibili e osservando il principio di pareggio di bilancio-. Sinatra e Vernaci non debordino dal loro mandato! Sia il Consiglio Comunale a decidere come risolvere il problema sapendo che è giunto il momento di sistemare la questione del precariato del personale delle cooperative sociali provvedendo a una loro graduale stabilizzazione senza intermediazione dei cosiddetti “padroncini-».
Curcio approfitta l’occasione per spostare il mirino su Messinambiente, lì dove il commissario avrebbe «già debordato dai suoi poteri deliberando di allungare il periodo di vita della società Messinambiente S.p.A., che continua ad avere illegittimamente partecipazioni in altre società commerciali di cui nessuno ha potuto vedere bene i conti e senza alcun beneficio per il Comune di Messina ( Nebrodiambiente società consortile) tranne che per componenti dei C.d.A. scelti tra persone di fiducia del presidente Dalmazio. Un Commissario straordinario avrebbe dovuto fare più attenzione a profili di incompatibilità quali quelli previsti dall’ art. 3.del Regio Decreto legge novembre 1933, n. 1578 – Ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore: “L’esercizio delle professioni di avvocato e di procuratore è incompatibile (…) con l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui, (…) di appaltatore di un pubblico servizio o di una pubblica fornitura, sia tra gli attuali amministratori di S.p.A e sia tra quelli che intende nominare».
