Sindacati pensionati, obiettivo comune: la protezione sociale.

Sindacati pensionati, obiettivo comune: la protezione sociale.

Redazione

Sindacati pensionati, obiettivo comune: la protezione sociale.

venerdì 01 Febbraio 2008 - 11:39

Una conferenza stampa per illustrare i contenuti della piattaforma unitaria che Cgil, Cisl e Uil, e dunque Spi, Fnp e Uilp, hanno deciso di intraprendere con un solo obiettivo comune per tutti i pensionati: la protezione sociale. Tutto questo venerdì 15 febbraio alla Camera di Commercio. Pensionati che, come viene ricordato, «rappresentano circa metà di tutti gli iscritti Cgil, Cisl e Uil e tradizionalmente, da Roma a Messina, portano sempre avanti una linea unitaria».

Sempre il 15 febbraio ci sarà una riunione congiunta delle dirigenze dei tre sindacati per avviare una serie di iniziative in quasi tutti i comuni della provincia.

«I 2/3 dei pensionati percepiscono pensioni che sono al di sotto della soglia della povertà – denunciano Spi, Fnp e Uilp. – La loro condizione si è ultimamente ancor più aggravata in dipendenza delle imposizioni a cui hanno fatto ricorso gli EE.LL. ( Irpef regionale,provinciale e comunale, ICI, Tarsu, acqua ) nonché e ancor più a causa della forte ed ingiustificata impennata del costo dei generi di prima necessità che per alcuni prodotti in pochi mesi è stata anche del 20%. Inoltre – prosegue la nota – ad aggravare le condizioni soprattutto degli anziani, che più frequentemente vi fanno ricorso, contribuiscono sia la scarsità dei servizi alla persona ( assistenza domiciliare, ecc.) che viene offerta dai nostri comuni sia un modello di organizzazione della sanità fatto apposta per penalizzare i più deboli imponendo loro ticket vari e costringendoli spesso a ricorrere ai privati a causa di lunghe attese sia per gli esami diagnostici che per le visite specialistiche».

Per queste ragioni «i sindacati si propongono, attraverso una serie di confronti con gli EE.LL., di incidere sulle scelte dei singoli comuni che nelle prossime settimane dovranno definire i loro bilanci preventivi, affinché venga significativamente aumentata la quota di investimento per la protezione sociale, non vengano imposte ulteriori tasse, sia condotta con decisione la lotta alle speculazioni sui prodotti alimentari. Il settore sociale e sanitario, nella valutazione dei sindacati, se razionalizzato e valorizzato può offrire migliaia di posti di lavoro ai troppi disoccupati e contemporaneamente può ridare serenità alla terza età e più in generale alle famiglie meno fortunate che sempre più sono percorse da disagi e inquietudini. I confronti con i sindaci – in conclusione – saranno accompagnati da assemblee popolari e gli esiti delle trattative saranno pubblicizzati anche attraverso manifesti».

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