Siracusano e la sua squadra: mix tra società civile e politica. L'obiettivo è rappresentare tutto il territorio

Siracusano e la sua squadra: mix tra società civile e politica. L’obiettivo è rappresentare tutto il territorio

Redazione

Siracusano e la sua squadra: mix tra società civile e politica. L’obiettivo è rappresentare tutto il territorio

mercoledì 28 Maggio 2008 - 11:40

L'imprenditore presenta il team degli eventuali assessori, ribadendo che il suo impegno è solo per Messina, niente di -politico-. All'avversario Ricevuto: -Cosa avete fatto negli ultimi 15 anni?-

Un mix tra tecnici e rappresentanti di partito, ma soprattutto un gruppo di persone animate da spirito costruttivo che vogliono fare di tutto per cambiare la provincia di Messina. Così ha definito la sua squadra il candidato presidente della Provincia per il centrosinistra Paolo Siracusano. -Abbiamo cercato di mettere insieme le forze di tutto il territorio, in modo da rappresentare in toto le diverse zone – ha rivelato l’imprenditore. Scelta precisa anche dal punto di vista politico, visto che fanno parte del team anche persone non politicizzate e uomini della società civile oltre che esponenti di partito. Tutti con l’obiettivo di dare un nuovo volto al territorio, migliorando le condizioni sociali-.

A proposito di posizioni politiche, Siracusano ha dichiarato che non si sente di Destra, neanche di sinistra e forse neppure di centro. -Non ho mai avuto la tessera di un partito. Siamo sottoterra e speriamo solo di riprendere il volo. Il segretario regionale del Pd Genovese accettando la mia candidatura sapeva chi sceglieva, era consapevole che ho deciso di scendere in campo per rappresentare la società civile e forse ha detto sì proprio per questo. Io non ho bisogno della politica per vivere, ho già la mia attività. Mi sono messo in gioco insieme a tutte le persone che sono qui, per dare un preciso segnale di cambiamento e spero che i messinesi lo colgano. Cosa ha fatto il centrodestra in 15 anni? Spero che la gente scelga la discontinuità, e mi riferisco soprattutto a quelli che si ritrovano all’angolo di Billé per dirsi che in questa città non cambia mai niente. Si troverebbero altrimenti sempre in quelle condizioni-.

Stoccata anche all’avversario Ricevuto e al suo schieramento dunque: -Chiedete all’altro candidato cosa ha fatto negli ultimi 30 anni? Si metterà le mani ai capelli e non lo ricorderà nemmeno. Poi vorrei capire con quale coerenza si candidano alla presidenza di questo ente, dopo che il loro leader Berlusconi ha reso noto da mesi che vuole eliminarlo. Chiedono voti in nome di una presunta appartenenza politica, ma sappiamo tutti che le logiche sono diverse. Noi chiediamo ai nostri elettori e alla stampa, se dovessimo vincere e non lavorassimo quindi non rispettassimo gli impegni, di essere attaccati-.

Ma torniamo ai quattordici assessori già designati e vediamo chi sono nel dettaglio. Cominciamo da Salvatore Geraci, architetto, collaboratore esterno dell’Università di Reggio Calabria e produttore di vini pregiati, che si è detto soddisfatto di fare parte di questo progetto, considerato non perdente, nonostante le sole tre liste a supporto e le voci che circolano. -Noi la nostra freccia l’abbiamo lanciata – ha spiegato – da qualche parte cadrà-. Passiamo a Franz Riccobono, autore di numerose pubblicazioni sulla tradizione e la storia messinese e curatore di vari musei etno-storico-antropologici: per lui probabile, l’eventuale delega alla cultura. La simpatie politiche di Riccobono sono notoriamente di destra e la scelta di Siracusano sembra proprio rispondere alla volontà di ragionare al di là delle appartenenze puntando sulle riconosciute competenze del noto antiquario. Si tratta di un Genovese, ma non è Francantonio, bensì Felice Maria Genovese, dottore commercialista tornato a Messina dopo diverse esperienze professionali a Milano e presidente della squadra di pallanuoto di serie A femminile Waterpolo Messina (delega sport). Titti Batolo, che a suo tempo ha ricoperto incarichi dirigenziali all’interno dei DS, già addetta alle relazioni internazionali per strutture pubbliche e private, recentemente impegnata nell’attività turistico-alberghiera, dovrebbe occuparsi proprio del settore turistico, mentre Vito Siracusa è esperto in attività produttive, visti i suoi incarichi di segretario provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa, vice presidente ASI Messina, Componente Cda della Cciaa, ex assessore a Barcellona Pozzo di Gotto e attualmente consigliere Comunale nella città del Longano. Siracusa è vicino all’area degli ex DS che fa capo ad Angela Bottari e Gioacchino Silvestro. Dall’altra riviera arriva invece Vincenzo Amato, avvocato amministrativista e specializzato nelle problematiche organizzative e funzionali degli enti locali e della Pubblica Amministrazione, che ha manifestato il suo apprezzamento nei confronti di Siracusano per avere inserito nella sua eventuale giunta finalmente anche un esponente della costa jonica, dopo la totale mancanza nelle ultime amministrazioni. Tre i medici, Narciso Carlo Stella, impegnato nella ricerca scientifica e nella Società italiana di Medicina Perinatale, Filippo Isaia, chirurgo, consigliere provinciale uscente dei DS e già candidato Sindaco del Comune di Nizza e Vincenzo Marguglio, chirurgo plastico, coordinatore del Pd di Tusa e componente della commissione statuto regionale del Partito Democratico. Vicino alle tematiche ambientali invece Giuseppe Puleo, dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia, vicepresidente del Consiglio Comunale di Sant’Agata di Militello, dirigente regionale dei sindacati Si.A.L.P. e ASIA e impegnato in diverse battaglie con il Wwf. Impegno antiracket per Vincenza Maccora, in passato presidente del consiglio comunale di Sinagra, collaboratrice della Fai (Federazione Antiracket Italiana) e della Confarfidi (consorzio promosso dalla associazioni antiracket siciliane). Infine Luisa Ferlazzo, componente di varie associazioni di volontariato tra cui Unitalsi e Fai.

Assenti stamattina, ma facenti parte della formazione, Calogera Anna Lutri, assistente sociale di Mistretta e Massimo Finocchiaro, consulente aziendale facente parte della giunta di Confindustria Messina e membro del comitato tecnico Confidi Sicilia.

In chiusura il candidato alla Presidenza Siracusano, ha reso noto che non è stato ancora scelto l’eventuale vicepresidente e ha ribadito quali sono le linee guida del programma che intende portare avanti: -Miglioramento della macchina amministrativa, con la rivalutazione delle risorse umane che lavorano per l’ente, analisi su tutti i temi di politica macroeconomica della provincia, con particolare attenzione su turismo, sulla zootecnia, sulla portualità e sui collegamenti stradali, in maniera tale da rendere un’unica grande città tutto il territorio-. E quando gli chiediamo cosa farebbe per il nuovo allarme incendi ci risponde: -I 150 milioni di euro destinati alla viabilità della provincia servono anche a poter garantire lo spartifuoco di queste strade rurali provinciali. In modo da evitare nuovamente tragedie ed emergenze-. Ultima battuta sull’esclusione della lista del Presidente: -Abbiamo dato un pò di vantaggio ai sicuri sconfitti-.

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