Società partecipate del Comune: Nettuno al giro di boa. Sogas in risalita

Società partecipate del Comune: Nettuno al giro di boa. Sogas in risalita

Redazione

Società partecipate del Comune: Nettuno al giro di boa. Sogas in risalita

martedì 07 Agosto 2007 - 09:42

«L’incidenza ambientale esiste a prescindere». Il rappresentante del Comune nell’Assemblea dei soci della Nettuno s.p.a., avvocato Pietro Cami, ricorda seccamente che i problemi connessi all’impatto ambientale del porticciolo turistico di Grotte sono ben precedenti alla determinazione della Zps “Monti Peloritani, dorsale Curcuraci Antennammare e area marina dello Stretto-. Quest’ultima è stata istituita con decreto assessoriale del 22 febbraio 2005, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia n. 42 del 7 ottobre 2005, mentre il progetto del porticciolo risale agli anni novanta. Secondo l’esperto del Comune, quindi, il dibattito attuale tra chi vuole difendere la Zps e chi vuole derogare non intacca minimamente il percorso amministrativo della società. L’Assemblea dei soci della Nettuno, di cui il Comune detiene il 40,51% delle azioni, tenutasi la settimana scorsa ha votato un rinvio tecnico ai primi di settembre, quando dovranno essere approvati i bilanci e nominati il nuovo Consiglio di Amministrazione e il collegio sindacale. Primo compito del nuovo C.d.a. sarà proprio avviare l’analisi della fattibilità e dell’impatto ambientale del progetto.

Per quanto riguarda la Sogas s.p.a. società che amministra l’aeroporto dello Stretto (nella foto), di cui il Comune di Messina detiene il 3,50% delle azioni, l’avvocato Cami ammette che la società è in perdita. «Ma ha migliorato il numero dei passeggeri del 50% e si avvicina al pareggio di bilancio». A cui contribuirà di certo l’ingresso di un socio privato al 35%, selezionato con un bando pubblico di prossima pubblicazione. Il Comune di Messina rimane socio e continua a credere nell’aeroporto dello Stretto «per il presente. Ma per il futuro non è detto che non sia favorevole all’ipotesi dell’aeroporto del Mela». Insomma per il momento pare più credibile puntare sul rilancio dello scalo di Reggio Calabria, che ha buone prospettive, piuttosto che lasciarsi affascinare dal progetto patrocinato dal presidente della Provincia Salvatore Leonardi. Su quest’ultimo, tra l’altro, grava il parere negativo dell’Enac, sia perché il Piano regionale dei Trasporti non prevede un nuovo aeroporto nell’isola, sia perché la Valle del Mela non è adatta ad ospitare piste di atterraggio e decollo.

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