Tagli alle partecipate, anche Ato3 e Messinambiente ridurranno i servizi nel 2008

Tagli alle partecipate, anche Ato3 e Messinambiente ridurranno i servizi nel 2008

Redazione

Tagli alle partecipate, anche Ato3 e Messinambiente ridurranno i servizi nel 2008

lunedì 17 Dicembre 2007 - 12:18

Dalmazio: «Attendo di leggere le motivazioni di questa operazione». Lamacchia: «Un modo di procedere assurdo».

Venerdì scorso il commissario straordinario del Comune, Gaspare Sinatra, annunciava i grandi tagli di fine anno, stabilendo che per il 2008 le società partecipate percepiranno da Palazzo Zanca il 15 per cento in meno dei contributi ricevuti nel 2007. Meno di ventiquattr’ore dopo, il primo grido d’allarme giungeva da via La Farina, dove il presidente dell’Atm Franco Providenti dichiarava che la decurtazione avrebbe portato ad una drastica riduzione dei servizi per il prossimo anno. Di male in peggio, insomma. Il problema però non riguarda solo l’Azienda trasporti, ma anche le altre società che gestiscono servizi essenziali per la comunità, e che già stando così le cose non navigano certo in buone acque. Tra questi le municipalizzate che si occupano dei rifiuti, Ato3 e Messinambiente.

Il taglio, secondo il presidente di Messinambiente Antonino Dalmazio, si traduce in un solo modo: «minori servizi». In particolare «tutto ciò che non riguarderà l’essenziale, ovvero la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, andrà ridotto se non eliminato, si dovrà valutare con l’Ato3». I problemi potrebbero riguardare, considerate le situazioni createsi quest’anno (ma non solo), anche gli stipendi, le tasse, semplicemente perché «quando ci sono meno soldi i problemi si riflettono ovunque». Il giudizio sull’operazione decisa da Sinatra è parzialmente “sospeso-: «Quando c’è un taglio così consistente non può essere positivo, ma non credo che sia stato deciso così, senza delle motivazioni precise. Quando leggerò le giustificazioni e quando avremo la certezza di capire a quali costi si riferisce la decurtazione, allora potrò dare un giudizio più concreto. Ma dare delle motivazioni credo sia doveroso».

Più diretto Salvatore Lamacchia, amministratore delegato dell’Ato3, secondo il quale quello del commissario «è un modo di procedere assurdo, parliamo di 9 milioni di euro, che non sono pochi». Lamacchia non usa mezzi termini, e chiarisce subito che «la cittadinanza soffrirà fortissimi disagi». Come nel caso dell’Atm, infatti, «saranno tagliati una buona parte di quei servizi che attualmente garantiamo per tutto l’anno, come ad esempio la pulizia dei cimiteri, degli spazi antistanti le scuole e gli impianti sportivi, della linea tranviaria, e molti altri ancora». Si prospettano tempi duri. Come se quelli attuali non lo fossero già abbastanza.

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