Tutor antiracket, l'assessore Fiore: «Un salto di qualità»

Tutor antiracket, l’assessore Fiore: «Un salto di qualità»

Redazione

Tutor antiracket, l’assessore Fiore: «Un salto di qualità»

giovedì 13 Settembre 2007 - 10:46

Ieri l'accordo siglato al Viminale tra il ministro Amato e il presidente di Confindustria Montezemolo

C’è anche Messina tra le sei aree nelle quali, in via sperimentale, partirà il progetto «Tutor antiracket», dopo l’accordo siglato ieri a Roma presso il Ministero dell’Interno.

L’iniziativa, della quale già si parlava da tempo, prevede una sorta di legame tra imprenditori, associazioni industriali, prefetture e associazioni anti-racket: viene garantito, dall’accordo, un impegno a non pagare più il pizzo, e dunque a denunciare gli estorsori, così come vincola forze dell’ordine e associazioni a tutelare gli imprenditori che sporgono denuncia, assistendoli nell’iter di notifica e proteggendoli in caso di eventuali minacce.

Il progetto, coordinato dal presidente della Federazione Antiracket Italiana Tano Grasso, ha preso ufficialmente il via dopo l’accordo siglato ieri dal ministro dell’Interno Giuliano Amato e il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, negli uffici del Viminale.

In occasione della presentazione del progetto, il ministro Amato ha garantito un rinforzo del territorio «di alcune migliaia di uomini in più», in virtù della Finanziaria che il Governo sta preparando. Inoltre, collegati a «Tutor antiracket» ci sono anche altri provvedimenti: l’utilizzo di parte del personale per funzioni operative, il recupero di personale del ministero dell’Interno da altri dicasteri e amministrazioni dello Stato, l’utilizzo di esubero della Difesa e il trattenimento in servizio del personale anziano.

Soddisfazione per l’avvio del progetto ha espresso l’assessore alla Legalità del Comune di Messina, Clelia Fiore, che parla di «importante salto di qualità». «E’ una cosa molto positiva – prosegue l’assessore Fiore – su cui, comunque, si lavorava già da molto tempo, e che ieri, al Viminale, è stata ratificata ufficialmente, assumendo anche una forte valenza istituzionale. Questo progetto si aggiunge ad un altro, a livello regionale legato al POR Sicilia, che riguarda sempre la lotta al racket, e che si chiama “Insieme con dignità-. Il Comune è il capofila di questo progetto, che vede coinvolti anche altri soggetti come le associazioni antiracket della Provincia, l’Università, la Confesercenti e Confindustria. Mi piace sottolineare – conclude l’assessore – questa comunione di intenti sull’asse locale-nazionale».

L’assessore Fiore ci preannuncia anche che nei prossimi giorni ci sarà un incontro ufficiale in cui verrà presentato il progetto e ne verranno illustrati i dettagli operativi. Oltre a Messina, le altre aree interessate da questa prima fase sperimentale sono Lamezia Terme, Gela, Napoli, Siracusa e un’are della provincia di Caserta compresa tra Napoli e il capoluogo.

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