La Uil chiama in causa il commissario Sinatra: -Sciolga il cda dell'Atm-

La Uil chiama in causa il commissario Sinatra: -Sciolga il cda dell’Atm-

Redazione

La Uil chiama in causa il commissario Sinatra: -Sciolga il cda dell’Atm-

mercoledì 14 Novembre 2007 - 16:47

Anche la Cgil vuole un tavolo di confronto. Chiesto l'intervento del prefetto Alecci.

Scioglimento dell’intero cda dell’Atm per ripartire da zero, con l’ausilio dei poteri speciali e l’intervento del prefetto in persona. A chiederlo è la Uil trasporti, che ha convocato una conferenza stampa per il 20 novembre, nella quale verranno esposte le problematiche relative all’azienda trasporti.

-Il commissario Sinatra – afferma Giuseppe Lotronto della Uil trasporti – deve prendere atto della situazione e sciogliere completamente il cda dell’Atm. Le sollecitazioni fatte negli ultimi mesi non hanno sortito nessun effetto, nessun risultato. Anzi, sono state assunte delibere contrarie ai parametri previsti contrattualmente, come ad esempio quella dei superverificatori, che non esistono da nessuna parte-.

-La situazione è critica – incalza Lotronto – soprattutto sul piano del trasporto urbano. Erano stati annunciati 75 mezzi, ma abbiamo fatto un monitoraggio, ed è risultato che la mattina escono una sessantina di autobus, per poi ridursi, per diversi motivi, ad una cinquantina. Basti pensare che non più di otto anni fa uscivano 110 autobus. E il tram non basta a giustificare una tale riduzione, anche perché il servizio a pettine non si è mai concretizzato-.

La Uil chiede l’intervento anche del prefetto Alecci. -Considerato che con ogni probabilità otterrà i poteri speciali – spiega Lotronto – ed essendo la questione trasporto pubblico una priorità della mobilità urbana, il suo intervento può essere importante, anche perché riteniamo il prefetto una persona altamente qualificata. D’altronde con il commissario Sbordone e il prefetto di allora lavorammo bene, arrivando a stabilizzare i precari del settore parcheggi-.

Ieri anche la Cgil si era fatta sentire sull’argomento. -Che la qualità, e soprattutto la quantità, dei servizi offerti dall’ATM abbiano raggiunto ormai livelli inaccettabili – scrivevano Foti e Spanò – per qualsiasi città è fatto acclarato, ma ciò non può certamente costituire alibi per rinunciare a qualsiasi intervento, e meno che meno può consentire alle istituzioni di sottrarsi a questo improcrastinabile obbligo-. Anche la Cgil ha chiesto un confronto immediato con il commissario, ritenendo il rilancio dell’Atm un passaggio fondamentale per la città di Messina.

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