Verso le elezioni, rassegnati alle schede-lenzuolo.

Verso le elezioni, rassegnati alle schede-lenzuolo.

Redazione

Verso le elezioni, rassegnati alle schede-lenzuolo.

lunedì 24 Dicembre 2007 - 11:33

Rinaldi (Pd): «Mi auguro che si sblocchi la riforma elettorale». Ardizzone (Udc): «Non ci sono le condizioni temporali».

Schede lenzuolo, migliaia di candidati, un esercito pronto a riempire la città dei famosi “santini-. La vera impresa, a questo punto, sarà trovare gli scrutatori, visto che praticamente ogni famiglia avrà un suo candidato. Siamo al paradosso, ma la realtà è proprio questa: anche nella doppia tornata elettorale di maggio 2008 si rischia la pletora di liste e listini, che non serviranno ad altro che a svilire il significato delle elezioni e a confondere ulteriormente le idee di quei messinesi che sono già abbastanza “annebbiati-. L’unico appiglio rimane una riforma elettorale che “giace- all’assemblea regionale, e che non pare sbloccarsi in tempo per la prossima primavera. La domanda, dunque, è: ci sono le condizioni perché le cose cambino?

«Me lo auguro – risponde Franco Rinaldi, coordinatore regionale del Pd e deputato all’Ars – ma non so francamente se ci sono i tempi tecnici. Al rientro dalle feste abbiamo la finanziaria, e il 14 gennaio c’è la questione Cuffaro, dalla quale dipendono molte cose. Posso dire che subito dopo la sessione di bilancio, il primo punto all’ordine del giorno è la legge elettorale, che a questo punto slitterà quantomeno a febbraio. Ci sono divisioni, naturalmente, perché la percentuale di sbarramento prevista, del 5%, non trova concordi i partiti minori, tra i quali l’Mpa. E’ chiaro che per evitare il proliferare delle liste e dei candidati il deterrente maggiore è quello dello sbarramento».

Nessuna speranza secondo il deputato regionale dell’Udc Giovanni Ardizzone: «Sarebbe ottimale procedere con la riforma elettorale, ma purtroppo per essere realisti non credo ci siano le condizioni temporali. La prossima scadenza è la finanziaria, in vista delle elezioni non si arriverà a modificare la legge». Ci sono veti politici? Secondo Ardizzone no. «Ogni partito la pensa in maniera diversa, chiaramente. I grandi partiti come l’Udc sono chiaramente per lo sbarramento, i più piccoli sono contrari. Prima dell’estate è stato fatto un grande tentativo, ma non ha portato risultati». Secondo il deputato Udc, dunque, Messina deve rassegnarsi alla pletora di candidati. «Il proliferare dei partiti è il sintomo di una democrazia in piena fase patologica». Ardizzone si sofferma anche sulle strategie del centrodestra: all’ultimo congresso Udc, infatti, Gianpiero D’Alia era stato esplicito, chiedendo che si stringessero i tempi per riunirsi attorno ad un candidato. «La situazione è in progress – afferma Ardizzone – anche perché ci sono vicende nazionali e regionali di cui tener conto. A livello cittadino devo dire che i partiti subiscono meno i problemi nazionali, perché per sfidare questa “armata Genovese- c’è l’esigenza di stare insieme. Certo è che il centrodestra, a differenza del centrosinistra, non ha un unico nome su cui puntare».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007