Vertice Cuffaro-Profumo: Regione e Bds rimangono azionisti di Unicredit. Nel pomeriggio il Comitato nomine

Vertice Cuffaro-Profumo: Regione e Bds rimangono azionisti di Unicredit. Nel pomeriggio il Comitato nomine

Redazione

Vertice Cuffaro-Profumo: Regione e Bds rimangono azionisti di Unicredit. Nel pomeriggio il Comitato nomine

martedì 15 Gennaio 2008 - 14:54

Si va verso l'azzeramento del Consiglio d'amministrazione

La Regione e la Fondazione Banco di Sicilia hanno detto sì. E’ bianca la fumata che viene fuori da Milano, dove si è tenuto il vertice tra il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, il presidente della Fondazione Bds Giovanni Puglisi e l’amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo sugli assetti azionari del gruppo bancario. Cuffaro e Puglisi, infatti, hanno dichiarato che i rispettivi organismi manterranno la loro quota dello 0,6 per cento e rimarranno, dunque, soci stabili.

«Ci sono tutte le condizioni per cui noi continuiamo a rimanere» ha dichiarato Cuffaro al termine dell’incontro, che si è svolto in un clima di tensione derivante dal blitz dell’attuale presidente del Banco Salvatore Mancuso e la nomina di un nuovo direttore generale in contrasto con la linea aziendale. Per dirimere questa intricata vicenda, è previsto per oggi pomeriggio il Comitato nomine, composto dallo stesso Profumo, Dieter Rampl, Gianfranco Gutty, Vincenzo Calandra Buonaura, Francesco Giacomin, Friedrich Kadrnoska e Luigi Maramotti. Come scritto in una nota di alcuni giorni fa, il Comitato servire ad «imprimere un’accelerazione alla procedura di rinnovo del Consiglio del Banco di Sicilia e valutare ogni possibile azione di responsabilità». In sostanza, si va verso l’azzeramento.

Tornando al vertice si stamani, Puglisi ha confermato che anche la Fondazione, come la Regione, manterrà la propria quota azionaria, «fermo restando che abbiamo un vincolo del ministero dell’Economia di tenere “strabicamente- un occhio al mercato per la diversificazione patrimoniale. Però abbiamo a cuore il gruppo in modo determinato, quindi non faremo assolutamente operazioni che siano in dissonanza con la strategia unitaria del gruppo». Sul tema delicato del “peso- della Regione all’interno del Cda, Cuffaro ha chiarito che le condizioni « rimangono quelli attuali, non abbiamo negoziato cose in più», dunque saranno sempre quattro i consiglieri in rappresentanza della Regione. «L’autonomia del Banco di Sicilia – ha inoltre affermato Cuffaro – non era neanche in discussione. E’ un pezzo di Unicredit e siamo felici che lo sia. Abbiamo invece ragionato insieme su come ulteriormente mettere il Banco al servizio degli imprenditori, dei siciliani».

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