Via del Mare e riqualificazione della Zona Falcata: impegni e scadenze del protocollo d'intesa Comune-Authority-Rfi

Via del Mare e riqualificazione della Zona Falcata: impegni e scadenze del protocollo d’intesa Comune-Authority-Rfi

Redazione

Via del Mare e riqualificazione della Zona Falcata: impegni e scadenze del protocollo d’intesa Comune-Authority-Rfi

mercoledì 24 Dicembre 2008 - 13:51

Il 19 dicembre la giunta ha approvato il documento, entro 30 giorni la costituzione di un tavolo tecnico. Fs individuerà le aree e gli impianti da dismettere

Il 19 dicembre scorso la giunta di Palazzo Zanca ha approvato il protocollo d’intesa stipulato da Comune, Autorità portuale e Rfi per la riqualificazione della zona falcata e delle aree ferroviarie dismesse. Un atto che fa parte di un lungo iter, iniziato cinque anni fa e che ancora è lontano dal concludersi, con un traguardo auspicato, tra gli altri, che a Messina ha un valore particolare: il recupero di waterfront. In città se ne parla spesso, ma tutto rimane vano senza la liberazione della costa dalla cosiddetta “cortina di ferro- rappresentata dai binari e dagli impianti non più utilizzati dalle Ferrovie.

Tre i punti focali sui quali verte il protocollo d’intesa, tre le tappe, tre gli obiettivi: individuare compiutamente le aree interessate dagli interventi e la loro titolarità; condividere l’iter per rendere riutilizzabili per usi diversi le aree ferroviarie dismesse o dismettibili lungo l’asse Zona Falcata – Tremestieri; progettare e attuare la riqualificazione delle aree ferroviarie realizzando, al contempo, un sistema di mobilità integrato.

Come detto il percorso inizia il 7 marzo 2003, quando fu firmato il preliminare d’intesa tra Comune, Autorità portuale e Rfi per un “collegamento viario tra il sistema autostradale e il porto di Messina-, seguito il 14 novembre di quello stesso anno da decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che stanziava oltre 37 milioni per i comuni interessati dal programma, dei quali circa 3 milioni per Messina. Il 30 giugno 2004, dunque, veniva stipulato un primo protocollo d’intesa tra lo stesso Ministero, le Ferrovie dello Stato e l’Autorità portuale.

L’Authority ha nel frattempo stilato il cosiddetto “progetto Via del Mare-, collegamento viario tra la zona falcata e Tremestieri, mentre il Comune si è occupato di elaborare un Master Plan, la Valutazione Ex Ante e il Piano Comunicazione.

Il protocollo d’intesa prevede tutta una serie di scadenze ed impegni, che inchioda i vari soggetti interessati alle proprie responsabilità. Entro trenta giorni dalla firma del protocollo (dunque entro i primi venti giorni di gennaio) il gruppo Fs dovrà individuare “aree e impianti potenzialmente non necessari all’esercizio ferroviario-, tenendo conto di quelle strutture che “successivamente alla realizzazione della nuova stazione (prevista a Gazzi, ndr) e del Ponte sullo Stretto, potranno essere dismessi- e prevedendone la relativa trasformazione urbanistica.

Entro due mesi dall’individuazione delle aree da parte di Fs, il Comune dovrà predisporre il documento preliminare all’avvio della progettazione per la riqualificazione urbanistica con finalità anche di mobilità urbana, documento che verrà esaminato nei successivi 30 giorni dagli altri firmatari del protocollo e che ruoterà tutto attorno al progetto della Via del Mare già redatto dall’Authority e consegnato a Palazzo Zanca.

Dopo l’approvazione del documento, entro due mesi, verrà avviata la procedura per l’accordo di programma di concerto con gli enti pubblici, i soggetti privati coinvolti e la Regione Sicilia, mentre entro tre mesi verrà indetta la procedura ad evidenza pubblica per selezionare il soggetto che dovrà redigere il progetto “di livello almeno definitivo- della Via del Mare. Entro quattro mesi dall’accordo di programma, invece, si predisporrà il Piano Particolareggiato Esecutivo.

I soggetti firmatari presiederanno un tavolo tecnico, che si costituirà entro 30 giorni dalla stipula del protocollo, al quale si aggiungeranno rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali e Artistici, il Genio Civile e la Capitaneria di Porto.

«La firma di questo documento – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio – porrà una pietra miliare importante nei rapporti tra l’amministrazione comunale ed il Gruppo FS, che concorda sull’opportunità di condurre studi di trasformazione urbanistica manifestando la disponibilità ad attuare le suddette trasformazioni e le connesse opere infrastrutturali compatibili con la vocazione del territorio. Inoltre, la valenza dell’accordo sarà di immediata e concreta attuazione soprattutto per la zona sud della città perché consentirà nel medio termine la localizzazione di nuove centralità, riqualificando porzioni importanti del territorio e rafforzando la mobilità interna».

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