Viabilità e Dissesto idrogeologico. La Provincia incontra i sindaci: serve impegno comune per ottenere risorse

Viabilità e Dissesto idrogeologico. La Provincia incontra i sindaci: serve impegno comune per ottenere risorse

Viabilità e Dissesto idrogeologico. La Provincia incontra i sindaci: serve impegno comune per ottenere risorse

giovedì 11 Febbraio 2010 - 21:46

I consiglieri provinciali sottoscrivono un documento che impegna l’Amministrazione su diversi punti. Ricevuto: «l’Ente non può più farcela da solo». I sindaci: territori a pezzi. Una seduta “straordinaria” per problemi ormai “tristemente ordinari”

I consiglieri, il presidente Nanni Ricevuto, diversi sindaci della Provincia. Le parti si sono confrontate, hanno espresso pareri e avanzato soluzioni. Il risultato della seduta straordinaria del consiglio provinciale è l’approvazione di un documento sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e un programma di incontri stilato dallo stesso Ricevuto per dialogare con i vari comprensori e fare il punto della situazione.

Precise le richieste del Consiglio, come detto emerse, oltre che dagli interventi dei singoli capigruppo, dal documento firmato e votato all’unanimità. Si chiede all’Amministrazione provinciale di disporre un parco progetti per intercettare finalmente risorse finanziarie e di lavorare ad un accordo di programma tra gli Enti Locali, la Regione e lo stato al duplice scopo di:

– riconoscere lo stato di eccezionalità permanente indotto dal dissesto idrogeologico nel territorio provinciale, con riflessi sull’incolumità delle popolazioni e su ogni prospettiva di degna qualità della vita e di sviluppo socio-economico

– definire un piano finanziario per la riduzione del rischio idrogeologico con accesso risorse regionali, nazionali e comunicatarie.

Chiesto inoltre all’esecutivo di palazzo dei Leoni che la realizzazione dei lavori già appaltati della Ia annualità del Piano Strade, avvenga con priorità per gli interventi più importanti ed urgenti già programmati.

Diversi i sindaci presenti che hanno partecipato al dibattito, alcuni dei quali qualche settimana fa avevano espressamente richiesto una seduta straordinaria sui temi trattati presentando precisa richiesta scritta (articolo correlato in basso) . Il primo cittadino di S.Angelo di Brolo, Basilio Caruso, ha sollecitato un piano di salvaguardia del territorio “complessivo” e maggiore attenzione per gli interventi di manutenzione per le strade («Perché non spendere oggi 100euro e poi, dopo il danno, spenderne 100mila»). Sulla stessa linea il sindaco di Gallodoro, Domenico Lo Monaco, che ha ribadito l’importanza di non sprecare le risorse con interventi che non si “reggono in piedi”. Incisivo l’intervento di Salvatore Messina, sindaco di uno dei comuni più in difficoltà in questi giorni, Brolo: «Tutti insieme dobbiamo “moralizzare” la politica, farci sentire, pressare la Protezione Civile perché sanno benissimo le condizioni del nostro territorio. Dobbiamo capire come fare arrivare le risorse e saperle spendere». Per raggiungere tali obiettivi serve un lavoro di “squadra”: «La guerra tra centri della stessa zona è inutile. Il 75% delle emergenze in Sicilia si trovano nel Messinese. Come si possono ripartire le risorse per tutte le province?». Infine un appello all’Ente Provincia: «Dimostri la sua utilità».

Tra l’ironico e il provocatorio il gesto del sindaco di Castroreale, Salvatore Leto, che ha consegnato a Ricevuto la fascia tricolore, invitandolo a fare di più e precisando di non avere votato per lui nell’ultima tornata elettorale. Tra gli altri intervenuti i sindaci di Terme Vigliatore, Fondachelli, S.Angelo di Brolo, Librizzi, S.Piero Patti, Ucria, Oliveri, Mongiuffi Melia, Moio Alcantara, Mandanici, Forza D’agrò e Falcone (assessore).

Quanto emerso viene poi praticamente riassunto dal presidente Ricevuto, che ha spiegato come ormai la Provincia non riesce ad affrontare tutte le situazioni di emergenza, in virtù dei sacrifici degli ultimi mesi che hanno dissanguato le casse dell’Ente. E’ l’estensione territoriale a rendere, secondo lo stesso Ricevuto, necessaria la predisposizione di un programma di interventi che intrecci le competenze di Provincia, Comuni, Protezione Civile Regionale e Genio Civile, in modo da disporre di proposte progettuali concrete e condivise per superare uno stato di emergenza permanente e sfruttare le risorse attese da Regione e Stato. Ricevuto inoltre, ha programmato una serie di sopralluoghi nei Comuni che hanno subito disagi negli ultimi giorni in relazione alle frane sulla strade provinciali (Correlato l’elenco dei sopralluoghi)

Segnali. Forse ancora troppo poco viste le necessità di un territorio falcidiato dagli smottamenti e vittima di un dissesto idrogeologico sotto gli occhi di tutti. Un territorio che necessita sostanzialmente della bonifica e del consolidamento dei versanti che interessano i centri abitati, della messa in sicurezza del sistema viario (che in assenza di alternative o vie di fuga esistenti espone a rischio di isolamento centri abitati), ma anche della manutenzione idraulica degli alvei delle fiumare, soprattutto nelle zone costiere. Servono fondi e linee programmatiche comuni: questo è emerso. Ci vuole coesione e “forza politica”. Occorre rapidità e trasparenza nei progetti e interventi di qualità per la loro messa in opera. Adesso sono indispensabili i fatti, altrimenti, anche quello odierno, rimarrà l’ennesimo “rendez-vous” senza sbocchi. (La foto è riferita ad una frana sulla SP 157, a poco meno di un km dal centro di Longi).

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