Il Terzo Polo stravolge il consuntivo, la maggioranza si spacca alla Provincia

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venerdì 24 Giugno 2011 - 00:17

Approvato il bilancio ma con un emendamento che lo modifica fortemente, votato in forze da Udc, Sicilia Vera, Mpa e Pd. Con riflessi anche sul previsionale

Il consuntivo 2010 della Provincia è stato approvato, ma per una volta non è il risultato ciò che conta di più. Piuttosto come ci si è arrivati e cosa lo ha preceduto. Già, perché il voto di ieri a Palazzo dei Leoni segna probabilmente l’inizio, seppur graduale, di una nuova fase politica e la fine di una maggioranza che ormai si regge in piedi con la fragilità di una cristalleria minacciata dalla presenza di un elefante. Come si è arrivati al voto di ieri: va ricordato, in premessa, che la delibera é stata trasmessa al consiglio provinciale il 13 maggio e si é arrivati all’approvazione solo dopo un mese e dieci giorni e una serie ripetuta di convocazioni del consiglio per mancanza del numero legale. Senza contare i continui battibecchi tra Udc e Pdl, non ultimi gli attacchi di Pino Galluzzo (Pdl) al presidente del Consiglio Salvino Fiore (Udc). A rompere in maniera definitiva gli equilibri è stata una modifica apportata alla delibera attraverso un’azione congiunta di Udc e Sicilia Vera (protagonisti i capigruppo Matteo Francilia e Pippo Lombardo) concretizzatasi con un emendamento e un ordine del giorno. La modifica è questa: si decide di accantonare quella parte di avanzo di amministrazione di dubbia riscossione, che nell’esercizio di competenza non si concretizza effettivamente. Comunque l’avanzo accertato, fatto salvo quanto detto, potrà essere destinato ed utilizzato ai sensi dell’art. 187 comma 2 lett. c D.Lgs 267/2000, quindi solo dopo l’assestamento. Di fatto viene bloccato l’avanzo di amministrazione e, attraverso esso, vengono posti paletti molto restrittivi anche per il previsionale.

Ed ecco che si consuma lo strappo: l’emendamento viene approvato grazie ai voti di Udc (compreso quello del presidente, Fiore), Sicilia Vera, Mpa, Fli e Pd. Ma la notizia è che non è compatto nel dire no nemmeno il Pdl: metà, l’area ex Forza Italia (fatta eccezione per Massimiliano Branca), vota contrario. L’altra metà, tutta riconducibile all’area ex An ed in particolare alla corrente Nania, si astiene. L’emendamento passa, il consuntivo arriva in votazione stravolto ma, evidentemente, nella forma “gradita” all’Udc, sebbene la delibera originaria fosse stata predisposta proprio da un assessore Udc, Nino Terranova. Risultato finale, il “nuovo” consuntivo passa, con l’Udc che stavolta è al fianco del Pdl nel votare favorevolmente. Dice no il Pd, che però il suo messaggio, “affiancandosi” alla nuova versione messinese del Terzo Polo, lo ha lanciato. Altri messaggi, chissà, li lancerà il Fli oggi, in una conferenza stampa che verrà tenuta dallo stato maggiore dei finiani messinesi proprio alla Provincia. Tutto questo mentre al Comune Udc e Pdl litigano sul piano paesaggistico. Ed il quadro politico continua ad evolversi.

2 commenti

  1. Nanni, anzichè “giocare” alla guerra-politica, pensa a sistemare le strade… Io ti ho votato perchè credevo in te…

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  2. luigi paragone 24 Giugno 2011 06:38

    Nessun problema, non ci sarà nessuna crisi.
    I politici messinesi sono espertissimi nel mettersi in vendita. Qualche assessorato, una presidenza di qualche ente di sottogoverno, qualche assunzione per amici e parenti ed il gioco è fatto.

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