Il Ponte è definanziato ma l’iter prosegue. Avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo

Il Ponte è definanziato ma l’iter prosegue. Avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo

Marco Ipsale

Il Ponte è definanziato ma l’iter prosegue. Avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo

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martedì 02 Ottobre 2012 - 08:46

Il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, si affretta a precisare: “La valutazione di impatto ambientale è un documento tecnico e amministrativo, non politico. Si tratta infatti di un atto dovuto il cui iter, una volta avviato, non può essere interrotto. In ogni caso, rimango contrario alla priorità di realizzare il ponte sullo Stretto rispetto ad altre infrastrutture, che invece ritengo più urgenti"

L’opera è stata definanziata, ma il progetto va avanti. Il definitivo è stato esitato dalla società Stretto di Messina il 29 luglio del 2011 ed è in attesa di valutazione d’impatto ambientale da parte del Ministero.

Ma nei giorni scorsi, il 27 settembre, nonostante la Via non sia ancora arrivata, il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, retto da Corrado Passera, ha aperto la conferenza dei servizi per valutare le autorizzazioni necessarie che porteranno all’approvazione del progetto definitivo.

Subito forti, come sempre, le reazioni alla notizia. “Il Paese è nel dramma e il governo pensa al Ponte” – afferma Angelo Bonelli, presidente della Federazione dei Verdi. Stesso tenore anche a livello locale. “Quello sulla costruzione del ponte sullo Stretto e’ un dibattito inutile che spunta in ogni campagna elettorale. Non ci sono i soldi per realizzarlo e non e’ una priorita’ per la Sicilia” – è l’opinione del candidato alla presidenza della regione siciliana, Rosario Crocetta. Gli fa eco la candidata di Sel, Idv, Verdi, Prc, Giovanna Marano: “Dopo che Monti ha definanziato l'opera, l'uscita dei ministri Passera e Clini, fatta nel pieno svolgimento di una campagna elettorale importante sembra fatta apposta per lanciare un messaggio a quel mondo degli affari tanto legato al centrodestra. Ci chiediamo con chi stanno giocando i due ministri del governo tecnico in Sicilia e, probabilmente, in Italia”.

Ed allora ecco che il ministro dell’ambiente, Corrado Clini, si affretta a precisare: ““La valutazione di impatto ambientale è un documento tecnico e amministrativo, non politico. E prescinde dall’opinione del ministro sul progetto. Si tratta infatti di un atto dovuto il cui iter, una volta avviato, non può essere interrotto. In ogni caso, rimango contrario alla priorità di realizzare il ponte sullo Stretto rispetto ad altre infrastrutture, che invece ritengo più urgenti. Come per esempio la capacità ferroviaria del trasporto merci, che deve essere aumentata al più presto”.

Il Governo, quindi, almeno quello attuale, non impiegherà un euro per la costruzione del Ponte, ma intanto continua a spendere per la prosecuzione dell’iter che, di fatto, va avanti e non è bloccato. Se il ministero dovesse approvare il progetto definitivo, il passaggio successivo sarebbe l’avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti che, a questo punto, dovrebbero provenire interamente da capitale privato.

(Marco Ipsale)

12 commenti

  1. orazio tringali 2 Ottobre 2012 09:36

    Addio sviluppo, addio turismo, saremo una città di migranti.
    Il guaio è che non abbiamo neanche i gommoni per andare nel Magreb.

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  2. 'NDDRIA CAMBRIA 2 Ottobre 2012 10:40

    Ma facciamolo così si potrà raggiungere l’aeroporto dello stretto in 30 minuti con la metro di superficie Reggio Messina

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  3. Perchè non fanno un bel ” studio-controllo impatto ambientale” causato dai “vecchi” traghetti in mare e nell’aria?
    Perchè non fanno un bel ” studio-controllo impatto ambientale” causato dal transitto dei tir in città e nell’aria?

    Ed entrambi sulla salute dei cittadini residenti?
    Perchè questo pseudo ministro non viene a risiedere per almeno 30 giorni a Messina tra via La Farina e Viale Boccetta.
    Chissà forse le sue oppinioni sarebbero più ponderate.

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  4. a parte che non ci soldi, e che non ci sono nenache le capacità organizzative imprenditoriali ecc. ecc. per fare un opera del genere, lasciamo queste cose a nazioni più serie in fin dei conti noi siamo famosi per i schettino i batman vari.
    Ma vi rendete conto uno svicolo anni e anni e ancora lo devono finire, ma vi immaginate se mettono mani al ponte cosa ne esce, come minimo crolla in mare e ci andiamo a piedi in continente……..

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  5. vorrei tanto dimostrato dai cittadini messinesi contrari al ponte, quali alternative proposte siano state portate avanti nel recupero del territorio, incremento del turismo, miglioramento della viabilità, e chi più ne ha più ne metta….purtroppo siete solo e soltanto buddaci anche voi, sapete solo contestare e poi?? di buono nel progetto del ponte vi era il recupero di tutta la zona ferrata non utilizzata da parte della ferrovia, ma nessuno si è battuto per questo, io sono si favorevole al ponte, ma anche il solo recupero di quelle zone da adibire a verde e intrattenimento turistico porterebbero una gran boccata d’aria con una spesa irrisoria, ma chi se ne è mai occupato dei contrari al ponte??? chi ha mai mediato qualcosa di questi BUDDACIAZZI!!!!!!

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  6. La maggioranza disorganizzata dei messinesi il ponte lo vuole, la minoranma organizzata, quella che ha credito sui giornali, il ponte non lo vuole ed utilizza Accorinti, Signorino e Giordano come testimonial di povertà e miseria.
    Il ponte non lo vuole chi guadagna e vive bene proprio perchè non c’è il ponte, chi fa affari, chi si è fatto la villa li dove deve sorgere il ponte, chi è vecchio e non gliene può fregare di meno specie se i suoi figli sono andati via da questa città sporca, negletta e mediocre.
    Il sud resta colonia e noi siamo il sud del sud, ed è terribile vedere come per Crocetta, l’unica priorità infrastrutturale sia la strada provinciale Gela – Santo Stefano di Camastra.
    La metafora della nostra città sono i cognomi: il commissario è Croce, la CGIL ha la Crocè, il futuro Presidente è Crocetta.
    Dio, se puoi, salvaci.

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  7. E’ stanca ormai a gente
    sono anni ca ciù raccunti
    mio caro presidente u faciumu stu cazzu i punti!
    u facimu stu puuunti
    u facimu stu puuunti
    tengo na femmina a messina cu u punti ma fazzu prima
    tengo na femmina a caltanissetta cu u punti ma fazzu qiu in fretta
    tengo na femmina a canicattì
    cu u punti ma fazzu ogni dì
    tengo na femmina a racalbuto ca ce fazzu u marito cunnuto
    tengo na femmina a milazzo cu u punti ce do…e ca ma mancato a rima…e venutumi na rima…a no…me l’avvrazzuuu!
    u facimu stu puuunti
    u facimu stu puuunti

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  8. e tu non ci salire!

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  9. W IL PONTE!

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  10. No facimu, pi favuri,preservamu i fimmineddi,
    non sintemu ‘sti signori fimminari e smaccateddi
    si vu’iri a’ fimminedda c’è a navuzza tantu bedda
    che t’aspitta ‘ntra lu portu e si chiama ferribottu
    Io, zancleo sinceru e tostu, prigai tantu a Mezz’agostu:
    “Santa Matri di la Vara…
    IETTA ‘U PONTI ‘NTA CIUMARA!!!

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  11. Certo che in tempi non sospetti quando scrivevo si ponte eravamo solo in 2 a vedere i benefici, e ora invece guarda qua, e dove eravate quando si poteva combattere, e ora volete chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.

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  12. il ponte è stato finora un pozzo senza fondo per presidenti ed impiegati di società che nel tempo si sono succedute.Ora mangia Ciuccio e compagnia bella.Ma finitela, se volete fare il ponte costituite una società seria con l’obbligo entro un anno di iniziare i lavori. è da 50 anni che ammuccanu e u ponti non cè mancu in cartulina.

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