L'associazione "Umanesimo e Solidarietà" in convegno: "Il Ponte offrirebbe opportunità uniche"

L’associazione “Umanesimo e Solidarietà” in convegno: “Il Ponte offrirebbe opportunità uniche”

L’associazione “Umanesimo e Solidarietà” in convegno: “Il Ponte offrirebbe opportunità uniche”

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martedì 11 Settembre 2012 - 08:19

Convegno sul ponte sabato 15 alle ore 10 al Palacultura di Messina. L'obiettivo dell'incontro, organizzato dall'associazione "Umanesimo e solidarietà", è dimostrare l'utilità del collegamento, visto da tutta Italia

Sulla scia delle recenti affermazioni del governo nazionale, che le infrastrutture e il Mezzogiorno sono il terreno primario per la politica economica di lungo periodo, l’associazione “Umanesimo e Solidarietà”, Portalegni, ha organizzato un convegno sul Ponte dello Stretto, aspettando la decisione del governo tecnico riguardo la realizzazione della struttura tanto discussa.

L’incontro si terrà sabato 15 settembre e avrà inizio alle ore 10 presso il Palacultura di Messina. L’associazione, come si suol dire, vuole battere il ferro finché è caldo: “relatori molto validi cercheranno di dimostrare che il collegamento stabile è parte insostituibile di un progetto di sviluppo del Paese molto più ampio, utile anche per il Nord”.
“Una struttura che certamente condiziona fortemente la città – prosegue l’associazione -, ma che offre anche straordinarie e uniche opportunità”.

Interverranno sabato prossimo il prof. Enzo Siviero, dell’Università IUAV di Venezia, che considererà il ponte visto dall’Area dello Stretto, come territorio più vasto, che non si limita a Messina, Villa S. Giovanni ed a Reggio, ma si estende da Lamezia a Siracusa e riguarda anche Gioia Tauro, con l’ovvia conseguenza che senza il Ponte non potrà mai decollare una vera Area integrata dello Stretto; il prof. Agostino Nùzzolo, dell’Università di Roma Tor Vergata, invece parlerà dell’utilità del ponte per il Mezzogiorno, con riferimento soprattutto ai suoi porti, da Taranto a Catania, da Augusta a Trapani.
Il prof. Vermiglio, del Centro Universitario di Studi trasportistici mediterranei dell’Università di Messina, invece parlerà del ponte visto dall’Italia intera, regioni industriali del Centro Nord incluse. “Infatti solo se c’è un reale interesse da parte delle aree produttive, quelle che sostengono il Paese, un’opera tanto impegnativa ha possibilità di realizzazione”. A questa fondamentale domanda darà una risposta il prof. Roberto Zucchetti, Coordinatore Area Economia dei Trasporti del CERTeT (Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo) dell’Università Bocconi di Milano. Seguiranno interventi programmati a cui ci si augura partecipino anche i dirigenti della Stretto di Messina.

8 commenti

  1. Intanto il Ponte sullo Stretto verrà realizzato non a Messina ma sullo Stretto di Sunda in Indonesia e che avrà come partner la Soc. Stretto di Messina e sarà identico a quello che non verrà relizzato a Messina con la particolarità che gli indonesiani vi faranno passare oltre le auto e i treni anche UN OLEODOTTO, UN GASDOTTO, UN ELETTRODOTTO e UN CAVO A FIBRA OTTICA! Inoltre, tutto il sistema Ponte indonesiano sarà lungo 29 km!!
    Rimarremo sempre all’età della pietra!

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  2. il ponte, unico volano di sviluppo per l’intero su e per Messina in particolare

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  3. Scusa e secondo la tua alta informazione..visto che RFI sta dismettendo in tutta la sicilia, stretto per primo, che treni dovrebbero passare?
    Senza contare che fai notare i soldi che l’inutile società va sperperando..e dove li prende tutti sti soldi? da sostenitori? da sponsor? da mecenati? DA NOI CONTRIBUENTI CHE TRA POCO NON SAPREMO NEMMENO COME FARE LA SPESA? da chi?
    E poi che tanto reclamizzi l’opera..sono andato a leggermi lo “Stretto di Sonda (Sunda in indonesiano)” su wikipedia e su san google.
    La tua “grande opera” alla fine si può riassumere come uno dei ponti che collega le isole della florida che volgarmente potremmo chiamare un viadotto, lungo 30km ma dove i pilastri poggiano su un fondale di 20metri che non penso sia la profondità del nostro stretto.
    Quindi finiamola con il saccente propagandismo per figli babbi…

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  4. Il ponte: la panacea di tutti i mali della nostra città

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  5. Ah, dimenticavo, a meno che tu non stia in una “gebbia” andandoti a lavare alla “ciumara” dedicandoti alla pastorizia e all’agricoltura,la nostra isola ha oleodotti, gasdotti ed elettrodotti e mi dispiace per te nella nostra città la fibra ottica è stata cablata

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  6. Non hai capito, ovviamente, nulla!!

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  7. Già, opportunità uniche:
    mafia, intrallazzi, sbancamenti, sventramenti, città devastata, politici all’assalto, ecc., ecc.
    Ma quando CA…O. USATE IL CERVELLO ???

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  8. emigra per favore, buone braccia che servono al nord

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