L'Ad della società Stretto ha spiegato che l'incremento del valore dell'investimento è riconducibile al significativo aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni
Nessun rischio di superare la soglia del 50% dei costi prevista dalla Direttiva Ue per il Ponte sullo Stretto. Questa è la rassicurazione che arriva dall’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, interpellato dall’Ansa dopo l’audizione del presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, sul decreto Infrastrutture.
Ciucci ha espresso apprezzamento per lo spirito collaborativo mostrato da Busia, confermando la massima attenzione della Società verso il ruolo dell’Anac e le raccomandazioni espresse. L’Ad ha inoltre spiegato che l’incremento del valore dell’investimento, passato dagli 8,5 miliardi di euro stimati nel 2011 ai 13,5 miliardi del Def 2024, non è riconducibile a maggiori opere, bensì al significativo aumento dei prezzi registrato negli ultimi due anni.
Lotta alla criminalità e progettazione per fasi
La difesa da ogni forma di infiltrazione criminale è stata ribadita da Ciucci come una precondizione essenziale per garantire la piena legalità del cantiere, aspetto indispensabile per la realizzazione dell’opera nel rispetto dei tempi, dei costi e della qualità.
Riguardo alla progettazione esecutiva, l’ad ha chiarito che questa sarà sviluppata per fasi, in linea con quanto previsto dal quadro normativo e con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile). Questa metodologia per fasi costruttive, ha sottolineato Ciucci, è in linea con le migliori pratiche internazionali e mira a ottimizzare la costruzione, contenendo tempi e costi, contrariamente a quanto paventato da alcuni timori.
40 km di raccordi a terra
Il Ponte, ha spiegato Ciucci, non è una singola struttura, ma un insieme di opere che includono interventi anticipati, opere di accompagnamento ambientale e ben 40 chilometri di raccordi a terra, tra strade e ferrovie, che saranno funzionali e utili alla popolazione fin da subito. La fattibilità tecnica del progetto, secondo l’amministratore delegato, non è mai stata messa in discussione, e non c’è alcuna indeterminatezza sui costi.
Infine, Ciucci ha precisato che la norma inserita nel nuovo DL Infrastrutture, attualmente all’esame del Parlamento (articolo 1), ribadisce i criteri di aggiornamento dei contratti per il consulente di progetto (Parsons Transportation Group) e il Monitore Ambientale (RTI guidata da Edison Next Environment). Questi aggiornamenti, ha concluso l’AD, sono in linea con quanto già previsto per il contraente generale dalle norme in vigore e non modificano il valore complessivo dell’investimento di 13,5 miliardi di euro, che già include tali adeguamenti.

Non è vero e lo sanno ci sarà uno sforamento di almeno 15 miliardi
Sa perfettamente che non è così
Il mio fruttivendolo mi dice sempre che la frutta è buona…ma non è sempre così.
se lo dice lui, c’è da crederci!