Ponte sullo Stretto, ecco il piano espropri: bonus per la cessione volontaria

Ponte sullo Stretto, ecco il piano espropri: bonus per la cessione volontaria

Marco Ipsale

Ponte sullo Stretto, ecco il piano espropri: bonus per la cessione volontaria

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mercoledì 14 Maggio 2025 - 07:00

In caso di procedura bonaria, gli espropriati riceveranno un’indennità pari al valore di mercato maggiorato del 15 %

MESSINA – Una cornice normativa complessa, aggiornata da leggi recenti, che mira a rendere il più chiaro possibile il procedimento degli espropri per il Ponte sullo Stretto.

L’aggiornamento del piano per il 2024 riguarda un’area totale di oltre 3,7 milioni di metri quadrati tra Sicilia e Calabria. Sul versante siciliano, l’area interessata è di circa 1,6 milioni di metri quadrati, pari al 43% del totale. Il costo stimato per gli espropri in Sicilia ammonta a circa 57,4 milioni di euro, che rappresenta il 27,1% del costo totale degli espropri su entrambi i versanti (212 milioni). Rispetto al progetto del 2012, le aree interessate hanno avuto un incremento del 12,67% in Sicilia.

Entrando nel dettaglio delle aree sul lato siciliano, la maggior parte (83,85%) è destinata a esproprio vero e proprio, mentre la restante parte sarà soggetta ad asservimento (limitazione del diritto di proprietà) o occupazione temporanea.

Il 60 % sono prime case

Le unità immobiliari coinvolte nel Messinese sono 448. Di queste, 291 sono abitazioni (ville, case civili, economiche, ecc.), e circa il 60% costituiscono la prima residenza per i proprietari. Sono inoltre interessati 120 tra negozi, botteghe e opifici e 37 unità di altro tipo. Le aree residenziali maggiormente coinvolte a Messina sono le località di Margi (230 unità) e Contesse (51 unità).

A livello comunale, le aree da espropriare a Messina sono oltre 1 milione di metri quadrati (il 61% del totale espropri in Sicilia). Seguono Valdina (15%), Venetico (11%), Torregrotta (7%), Villafranca Tirrena (4%) e Saponara (2%). Anche per l’occupazione temporanea, Messina è il Comune più interessato per estensione di aree (59%).

In totale, le “ditte” (intendendo con questo termine i proprietari o altri soggetti con diritti sulle aree/immobili) interessate dal piano espropri sul versante siciliano sono 1030, considerando tutte le tipologie di intervento (esproprio, asservimento, occupazione temporanea).

Obiettivo procedura bonaria

Il procedimento, una volta ottenute le approvazioni necessarie (come quella del Cipess), prevede la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, seguita da una comunicazione diretta ai soggetti coinvolti. L’obiettivo dichiarato è privilegiare la procedura bonaria, cercando un accordo amichevole con i proprietari.

Gli incentivi

Sulle compensazioni sono previste norme specifiche per le unità abitative e gli immobili d’impresa, introdotte dal Decreto Legge 89/2024. Per incentivare la cessione volontaria, i proprietari (che possedevano l’immobile da almeno 12 mesi al 30 giugno 2024) riceveranno un’indennità pari al valore di mercato dell’unità immobiliare maggiorato del 15%.

Per le abitazioni principali, è prevista un’ulteriore Indennità Aggiuntiva di Ricollocazione Abitativa fino a un massimo di 40mila euro, quantificata in base alle circostanze specifiche. Questa indennità aggiuntiva spetta anche agli inquilini con contratto registrato da almeno 12 mesi, sebbene in misura ridotta (10mila euro) se non provano la residenza per tale periodo. Sono previste anche indennità per gli usufruttuari e compensazioni specifiche per le imprese (maggiorazioni sul valore dell’immobile e ristoro per la perdita o il trasferimento di attrezzature).

Per i terreni senza fabbricati, in caso di accordo bonario, è previsto un acconto dell’80% entro 60 giorni con contestuale immissione in possesso, e il saldo al rogito. In caso di disaccordo sull’indennità, l’espropriato potrà richiedere una valutazione tramite una terna di tecnici o ricorrere alla via giudiziale.

Eventuali danni

Durante la fase dei lavori, la società si impegna a risarcire tempestivamente eventuali danni causati dal cantiere e a prevedere un’indennità specifica per danni permanenti legati all’opera. È prevista anche la possibilità di accordi con enti locali e associazioni per definire tempi e modalità certe dei risarcimenti e l’istituzione di un osservatorio per i procedimenti di mediazione, al fine di prevenire contenziosi.

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