"Ponte, turismo o tecnologia? Quale futuro per l'area dell'I-hub?"

“Ponte, turismo o tecnologia? Quale futuro per l’area dell’I-hub?”

Redazione

“Ponte, turismo o tecnologia? Quale futuro per l’area dell’I-hub?”

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mercoledì 13 Marzo 2024 - 06:30

Russo interroga Basile: "È vero che nella zona destinata al polo tecnologico potrebbe sorgere qualcosa di diverso? Serve la partecipazionre dei messinesi"

MESSINA – “Il sindaco faccia chiarezza sul futuro dell’area destinata all’I-hub dello Stretto”. La consigliera comunale del Partito democratico Antonella Russo scrive un’interrogazione urgente con risposta scritta. I destinatari sono, con il primo cittadino, l’assessore ai Lavori pubblici Mondello e il direttore generale Puccio. Russo vuole vederci chiaro rispetto ad alcune dichiarazioni di Basile. Osserva la consigliera: “Il sindaco ha evidenziato che nell’area destinata al polo tecnologico potrebbe invece sorgere una struttura legata allo sviluppo turistico o collegata anche alla costruzione del ponte sullo Stretto”.

L’area in questione è quella degli ex mercato ittico, Magazzini generali, Casa del portuale e Silos granai. E la stessa consigliera auspica che possa essere valorizzata in ambito turistico, dato che “il polo tecnologico (gestito dall’Università, n.d.r.) può nascere ovunque”. Ma “è importante la partecipazione dei messinesi”.

“Uno spazio aperto nel segno del turismo, non necessariamente polo tecnologico”

Antonella Russo rileva che si tratta “di uno spazio aperto di rilevante interesse per i cittadini e anche identitario rispetto alla vocazione turistica e al naturale affaccio a mare della città. Rappresenta un primo immediato approccio sia per le navi da crociera che per tutti i passeggeri dello Stretto. Aproccio turistico che non può certo essere rappresentato solo dalla attuale postazione al largo Minutoli”.
Aggiunge la consigliera del Pd: “Si consideri pure che, attualmente, le zone Zes, Zone economiche speciali, con i relativi vantaggi fiscali, non coincidono più solo con le città metropolitane ma possono essere ormai individuate dappertutto. Questa circostanza svincola l’amministrazione comunale dal dover perseguire necessariamente l’idea della realizzazione del polo tecnologico in quest’area”.

Il progetto ecologico di Carlotta Previti

Ricorda Russo: “Due anni fa si riportavano comunicati dell’ex assessora al ramo Carlotta Previti che riferivano dell’esistenza di un progetto per la ristrutturazione dell’ex mercato ittico. Un progetto che prevedeva la realizzazione di edifici a elevata efficienza energetica, con creazione di area a verde con specie botaniche, mangia smog, etc.”.

E ancora: “Queste notizie di stampa riportavano anche l’esistenza di un ulteriore finanziamento per la
valorizzazione di quest’area di circa 65 milioni di euro, oltre i 71 milioni precedentemente già
stanziati, per un totale, quindi di 136 milioni”.

Le domande di Antonella Russo sul futuro dell’I-hub: decideranno i messinesi o i progettisti da fuori?

1) Qual è l’attuale volontà del sindaco di Messina rispetto alla valorizzazione dell’intera area
derivante dalla demolizione dell’area in questione (ex mercato ittico, ex magazzini generali, ex casa
del portuale e silos granai)? È sempre quella di creare in quella sede un polo tecnologico? Polo tecnologico che per la sua stessa missione potrebbe anche essere realizzato in altre zone della città, anche più decentrate rispetto alla strategicità della zona in esame. Oppure quella di creare delle strutture idonee a rappresentare un raccordo strategico per l’accoglienza dei turisti, per la continuazione delle nascenti piste ciclabili e isole pedonali in zona? E per la valorizzazione di una zona di immediato impatto con l’affaccio a mare, sia sotto l’aspetto commerciale e turistico, sia sotto il profilo naturalistico? Oppure,
ancora, quella di creare una struttura asservita alla realizzazione del ponte sullo Stretto?

2) La visione politico-amministrativa su un‘area così importante per la città, cui è destinato un
finanziamento di ingentissimo valore economico, è in previsione che sia condivisa anche con il
Consiglio comunale? Consiglio che rappresenta la città nel suo complesso all’interno delle istituzioni cittadine. Oppure è intenzione degli organi in indirizzo far decidere la destinazione dell’area ai tecnici che
parteciperanno al concorso di progettazione, provenienti magari da fuori città? E quindi senza
l’auspicabile preventivo recepimento delle esigenze della cittadinanza, rispetto ad un’opera che
potrebbe rappresentare un vero e proprio biglietto da visita identitario di Messina?

3) Nel caso in cui il sindaco Basile intenda perseguire l’originario disegno di creare in quest’area un
polo tecnologico, è possibile sapere se finora vi siano stati o meno contatti con le aziende
specializzate nel settore? Esiste allo stato una dichiarazione di intenti con tali aziende, convenzioni,
protocolli d‘intesa o vincoli precontrattuali che possano legare le stesse grandi aziende alla
realizzazione della preannunciata struttura di alta tecnologia?

4) Risulta o no conforme al vero che esisteva un progetto per la realizzazione dell’I-Hub dello Stretto
nell’anno 2022, con un finanziamento di € 65 milioni aggiuntivi ai già previsti 71 milioni? Oppure,
anche se all’epoca, con l’assessora Carlotta Previti, si parlava di progetti esistenti, di fatto era
esistente solo un rendering, ma non una vera e propria progettazione che interessasse l’area?

5) Cosa è stato fatto finora negli ultimi anni in tale area, al netto di un’opera di demolizione di circa il
40 per cento del totale?

6) Visto che allo stato, dalle dichiarazioni, risulta che la realizzazione di ciò che è stato definito Innovation Hub sia ancora nella fase del concorso di progettazione (al netto di dichiarazioni di oltre due anni fa relative a progetti già esistenti…), ritengono gli organi in indirizzo che siamo in linea con la tempistica da rispettare in merito alla completa realizzazione dell’opera tra pochi anni?”.

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Un commento

  1. Anni di mantra fumosi in stile
    “Incubatore di idee” per scoprire che non è ancora chiaro cosa verrà realizzato e come.
    Ma a chi lo era poi?
    Vedremo cosa risponderà il sindaco.
    Le domande della consigliera sono precise, quindi niente slogan, ma chiarezza.

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