Porta a porta, troppi dubbi: l'appello degli amministratori di condominio

Porta a porta, troppi dubbi: l’appello degli amministratori di condominio

Francesca Stornante

Porta a porta, troppi dubbi: l’appello degli amministratori di condominio

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venerdì 24 Maggio 2019 - 10:55

Un gruppo di amministratori di condominio espone una serie di perplessità sull'imminente avvio della raccolta porta a porta

Un appello al sindaco De Luca, all’assessore Dafne Musolino, al presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo. Un appello che in questi giorni di gran fermento e novità per il settore rifiuti e per l’imminente avvio della raccolta porta a porta, viene lanciato da un gruppo di amministratori di condominio e che vede come primo firmatario l’ex consigliere comunale Daniele Zuccarello.

Su questo fronte, l’ordinanza sindacale che dettava regole precise agli amministratori di condominio ha destato fin da subito non poche perplessità e reticenze. I nodi da sciogliere restano tanti e sarà fondamentale farlo prima di avviare il nuovo sistema di raccolta perché in città le utenze condominiali sono quelle più numerose.

Gli amministratori di condominio

Per questo un gruppo di amministratori di condominio ha deciso di scrivere all’amministrazione comunale e a MessinaServizi. La premessa è una chiara disponibilità alla collaborazione: «Dichiariamo fin da subito di essere favorevoli al percorso virtuoso intrapreso». C’è però un ma: «A pochi giorni dal previsto avvio, molti punti nodali rimangono nebulosi, confusi e generici, posto che, con molta probabilità, si creeranno ritardi e disservizi che potrebbero rendere inevaso, quello che è certamente uno step necessario per la città».

Le richieste

Questo gruppo di amministratori chiede un percorso più definito: «E’ necessario prima di tutto accertare che quasi la totalitàà dei condomini della nostra città non ha servizi di portierato e non sono presenti locali predisposti per la collocazione dei bidoni. Inoltre si deve aggiungere che la vecchia concezione della figura dell’amministratore-condomino è certamente superata».

I punti critici

«Da una prima lettura dell’ordinanza appare che i condomini dovranno ospitare, in locali di proprietàà comune, i bidoni della differenziata e ogni giorno, agli orari prestabiliti, questi ultimi dovranno essere messi a disposizione degli operatori della ditta incaricata della raccolta – ai quali però non possono essere lasciate le chiavi per accedere ai locali condominiali-.

Ora, se così fosse, si pongono non pochi problemi di ordine pratico: molti degli stabili non hanno locali preposti ad ospitare i bidoni delle dimensioni necessarie alla raccolta dei rifiuti di un intero condominio (5 carrellati ogni 10 unità abitative), né hanno personale adeguato alle proprie dipendenze per potere cooperare con gli operatori della raccolta.

La stragrande maggioranza dei condomini (circa l’80%) ha una ditta esterna che provvede alla pulizia di scale, androni, e parti comuni, con personale che si reca presso lo stabile per non più di uno/due giorni la settimana, servizio che, peraltro, per la concorrenza al ribasso, viene svolto in meno di un’ora.Quindi appare difficile immaginare che i condomini riescano ad organizzarsi in tempo utile per cooperare come richiesto dall’ordinanza con l’azienda che gestirà la raccolta dei rifiuti».

I condomini senza spazi sufficienti

«E’ ancora tutto da scoprire come dovràà essere fatta la raccolta nei condomini privi di locali condominiali adatti (che sono la maggioranza dei condomini del centro cittadino), per i quali tutto viene rinviato alla concertazione con i singoli amministratori».

Le multe

«Altro punto che è stato affrontato con estrema superficialità è quello che riguarda gli oneri e le responsabilità che vengono poste in capo all’amministratore. La nostra percezione è che nel redigere l’ordinanza si sia preso come modello la figura dell’amministratore condomino non professionista. Ed infatti è del tutto improbabile che un professionista che amministra diversi condomini in tutta la cittàà possa vigilare sulla corretta differenziazione dei rifiuti.

L’Ordinanza Sindacale attribuisce al condominio, e nello specifico all’Amministratore, la responsabilità di vigilare sulla corretta differenziazione dei rifiuti e del loro conferimento nei mastelli, poi, nel caso in cui i rifiuti non fossero correttamente differenziati il gestore non provvederà alla loro raccolta e notificherà all’amministratore un “avviso di non conformità”, ricevuto tale avviso il condominio dovrà poi provvedere nell’arco di 24 ore a ritirare i rifiuti per procedere ad una loro corretta differenziazione pena l’applicazione della sanzione che verràà elevata al condominio.

È di tutta evidenza che così come formulata la disposizione sindacale si presta a diverse censure, ed infatti, se il gestore non provvederà al ritiro dei rifiuti, si corre il rischio di accumulare in spazi chiusi all’interno dei condomini rifiuti maleodoranti creando situazioni che nuocciono al decoro dello stabile e, cosa ancor più grave, alla salubritàà degli ambienti.

Non si comprende poi come l’amministratore possa intervenire nell’arco di 24 ore per individuare i rifiuti non correttamente differenziati e provvedere al loro ritiro, tanto valeva prevedere l’applicazione immediata della sanzione. Peraltro se si tiene a mente che oggi l’amministratore di condominio è un professionista che gestisce diversi immobili sparsi per tutta la città ci rendiamo conto di come tale disposizione sia irragionevole e di difficile attuazione».

Le perplessità

Secondo questo gruppo di amministratori, la raccolta differenziata, così come congegnata, finirà per aumentare i costi di gestione della res condominiale, ed il risparmio della tassa sui rifiuti sarà solo apparente perché, per fare fronte a tutti tali nuovi obblighi, il condominio dovrà fare ricorso a ditte di servizi con evidenti aggravi di gestione.

«Forse sarebbe stato meglio tenere conto delle peculiarità del nostro territorio e procedere per step, prevedendo in una prima fase l’abolizione dei cassonetti ed al contempo l’incremento del numero dei centri di raccolta dei rifiuti (c.d. Isole ecologiche) dove fare conferire i rifiuti, e procedere presso di questi alla verifica della corretta differenziazione, di modo che, in caso di errata differenziazione, la sanzione sia applicata all’effettivo trasgressore. Per tutte queste considerazioni, chiediamo all’amministrazione comunale di posticipare l’avvio della procedura, di aprire un tavolo di confronto con noi professionisti e poter sciogliere tutti i nodi e dubbi»

Primo Firmatario e Promotore:

Dott. Santi Daniele Zuccarello

Firmatari:

Avv. Enzo Vellini

Rag. Domenico Famà

Rag. Roberto Trovato

Dott. Gaetano Caliò

Avv. Fabrizio Venuti

Dott.ssa Rosanna Sposito

3 commenti

  1. Abito a Messina Sud dove c’è la differenziata da tre anni anche nei condomini, il personale della società per la raccolta ha le chiavi, quindi sarebbe auspicabile che si continui così per motivi di organizzazione.

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  2. Forse si fa finta di non capire che le regole sono state scritte col proposito di renderle impossibili da rispettare, un po’ come la richiesta dello stato di emergenza per lo sbaraccamento. È la strategia spicciola di questa amministrazione, disporre le cose in modo tale che, dopo l’immancabile fallimento, si possa scaricare la colpa su altri. Comunque devo spezzare una lancia a favore dello zampognaro del nisi: non ha idea di cosa sia e cosa faccia un amministratore di condominio. Diverso sarebbe stato se si fosse parlato di amministratori di pollai.

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  3. Quando nel lontano 1995 studiavo a Milano la raccolta differenziata la facevano proprio così, con i contenitori negli spazi comuni dei condomini, che venivano svuotati giornalmente dagli impiegati della società a2a che con la motoape adatta agli spostamenti veloci passavano di condominio in condominio.
    Quando fu eletto Buzzanca nel 2008, ben 13 anni dopo, parlai della necessità di avviare la raccolta differenziata a messina con il sistema del porta a porta. Mi dissero che i tempi a Messina non erano ancora maturi.
    Oggi nel 2019, ben 24 anni dopo, i tempi per il porta a porta non sono ancora maturi? Scusate ma di cosa stiamo parlando? Dell’unica città in Italia che non riesce a differenziare?
    Messina è una città piena d’incapaci, altroché.
    Ora pure gli amministratori di condominio sono pronti a bloccare tutto al Tar?
    Mi viene da vomitare. Fanno bene i nostri ragazzi ad andarsene via. In qualsiasi città saranno lieti di contribuire all’uso intelligente delle risorse, senza danneggiare l’ambiente.

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