Ponte o altalena? Attesa per l’intervento di Lombardo di fronte all’Ars

Ponte o altalena? Attesa per l’intervento di Lombardo di fronte all’Ars

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Ponte o altalena? Attesa per l’intervento di Lombardo di fronte all’Ars

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giovedì 26 Gennaio 2012 - 14:11

Nel pomeriggio il governatore relazionerà di fronte all’Assemblea sull’esito dell’incontro di ieri. Buzzanca: «Necessarie risposte ufficiali»

Dovrebbe essere una delle opere più “solide” mai costruite dall’uomo, ma in questo momento sembra più un’altalena spinta ora in un senso ora in un’altro, in balìa di dichiarazioni che si smentiscono a vicenda. Parliamo ovviamente del Ponte sullo Stretto e del caos che regna sovrano dopo l’incontro Monti-Lombardo. Tutti “prendono atto”, ma nessuno ha certezze. Il riferimento è alle affermazioni fornite dal governatore, al termine del colloquio di ieri sera con il premier, riguardo le risorse stanziate per la grande opera, affermazioni che smentiscono in toto le notizie diffuse qualche giorno fa in merito alla riunione del Cipe e al definanziamento della grande infrastruttura. Il presidente, infatti, riportando quanto sostenuto dallo stesso Monti ha affermato che il governo e in attesa dei risultati della Valutazione d’Impatto Ambientale sulla grande opera.
C’è dunque grande curiosità ma soprattutto attesa, in vista dell’audizione che questo pomeriggio, alle 18, si terrà in Sala D’Ercole. Lombardo, infatti, relazionerà di fronte all’Assemblea Regionale Siciliana su quanto avvenuto durante l’incontro nella capitale e, dunque, sulla vicenda che interessa il Ponte.

Anche sulle ultime novità non mancano gli interventi da parte dei diversi rappresentanti politici. A livello locale il primo cittadino “ha dichiarato di attendere risposte ufficiali” rispetto alle affermazioni rilasciate da Lombardo. Per il deputato del Pdl Nino Germanà “le rassicurazioni ricevute aprono un nuovo spiraglio sulla strada della realizzazione di un’infrastruttura strategica indispensabile per il rilancio dell’economia e lo sviluppo della Sicilia”. Anche in questo caso,però, si ritiene “opportuno che il Governo riferisca, uscendo dal limbo e superando l’impasse, facendo definitivamente chiarezza sull’effettiva attuazione dell’opera alla quale va ragionevolmente attribuita assoluta priorità”.

Rompe il silenzio anche uno dei “padrini” del Ponte sullo Stretto, l’ex-ministro di Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli: “Se risponde al vero, come ha affermato il presidente Lombardo, che il governo non ha definanziato la costruzione del Ponte sullo Stretto, ne prenderemo atto ben volentieri e positivamente. Il governo faccia, pero’, chiarezza sull’argomento che non e’ di secondaria importanza ed ha un valore rilevante sia per lo sviluppo della infrastrutturazione del Paese sia sul piano strettamente politico”.

L’ex Ministro aggiunge però alla vicenda un altro particolare: “L’esecutivo – aggiunge Matteoli – chiarisca anche su quanto affermato da Lombardo al quale, a suo dire, un membro dell’esecutivo avrebbe comunicato ieri sera che il definanziamento del Ponte sarebbe stato operato dal precedente governo Berlusconi. Circostanza, questa – conclude – falsa e facilmente riscontrabile”. Un vero e proprio “cavallo di Troia” in seno al governo Berlusconi.

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