Potabilità dell'acqua. Basile rassicura i messinesi, il Pd lo attacca

Potabilità dell’acqua. Basile rassicura i messinesi, il Pd lo attacca

Marco Olivieri

Potabilità dell’acqua. Basile rassicura i messinesi, il Pd lo attacca

martedì 22 Aprile 2025 - 21:58

Dura nota di Coletta, "serve chiarezza sui pozzi di Briga", mentre il sindaco incontra il dg Asp Cuccì in vista di nuovi sopralluoghi

MESSINA – “Ho incontrato il direttore generale dell’Asp Messina Giuseppe Cuccì con il quale si è preso atto dei recenti sopralluoghi eseguiti congiuntamente da Asp e Amam. Massima collaborazione tra il Comune di Messina e Asp Messina sulla bontà delle opere realizzate a presidio delle risorse idriche. Amam procede a periodici e costanti controlli sulla qualità delle acque attraverso laboratori riconosciuti da Asp che confermano la qualità delle acque immesse nella rete civica cittadina”. Il sindaco di Messina Federico Basile rassicura i cittadini in attesa che sia dichiarata la potabilità.

Continua Basile: “Nei prossimi giorni verranno effettuati i sopralluoghi conclusivi, passaggio necessario per completare le procedure formali previste nell’ambito delle attività di tutela delle risorse idriche”.

Coletta: “Quando la pezza è peggio del buco”

Nei giorni scorsi, invece, la nota critica del consigliere Renato Coletta, responsabile Servizi pubblici del Partito democratico (segreteria provinciale). “Quanto accaduto sull’uso dell’acqua proveniente dai pozzi di Briga è semplicemente inaccettabile. Solo nell’agosto 2024 l’Amam ha inoltrato la richiesta ad Asp e Genio Civile per le autorizzazioni previste per immettere l’acqua nell’acquedotto Santissima. Eppure, ad oggi, non ha ancora ottemperato alle prescrizioni imposte dall’Asp in merito all’impermeabilizzazione della condotta fognaria che corre in prossimità dei pozzi”.
Continua Coletta: “Riteniamo che sia dovere di un sindaco informare correttamente la cittadinanza per tutelarne la salute. La responsabilità è aggravata dal cambio ai vertici dell’Amam voluto e imposto da De Luca. Un atto di natura meramente politica e non di assunzione di responsabilità per quanto accaduto l’estate scorsa, che ha solo comportato pesanti contraccolpi interni all’azienda, rallentando ulteriormente l’iter autorizzativo e penalizzando persino le attività manutentive, che sono sotto gli occhi tutti. Restano inoltre oscuri i risultati degli esami di potabilità effettuati da Amam, che non sono stati resi
pubblici”.

“Segnalazioni d’erogazioni insufficienti in città e un’interrogazione urgente sui pozzi di Briga”

Conclude Coletta: “E intanto si registrano segnalazioni crescenti di erogazione insufficiente in molte zone
della città, come via delle Mura, contrada Vignazza, via Fratelli De Mari e Salita Cappuccini, solo
per citarne alcune. E si assiste a un uso discutibile dei fondi del Pnrr: invece di intervenire sulle reti
primarie e secondarie, dove si concentra la maggior parte delle perdite idriche, si preferisce
investire nella sostituzione delle reti di prossimità (terziarie) del centro e del quartiere Lombardo.
Che utilità hanno avuto questi interventi in termini di recupero delle perdite? Qual è la logica?
Infine, non va taciuto che i due pozzi di Briga, così come almeno uno dei tre di Mili, sono
localizzati all’interno della fascia di rispetto di 200 metri rispetto a due cimiteri. Per questi motivi, di concerto con la segreteria provinciale, sarà presentata un’interrogazione urgente, con l’obiettivo di fare piena luce su questa vicenda, informare correttamente la popolazione e chiedere con forza i dovuti correttivi”.

Il comitato: “Perché i pozzi di Briga sono stati chiusi?”

Di fatto, non è ancora possibile dichiarare potabile l’acqua a Messina. Così in un recente comunicato il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”:  “Abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Asp. L’acqua a Messina non è potabile. E non lo sarà fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza dei pozzi collegati a settembre. E che saranno eseguiti da Amam e dal Comune. Solo a quel punto l’Azienda sanitaria provinciale potrà effettuare i controlli finali ed esprimere un giudizio di idoneità. Inoltre, ci è stata comunicata la notizia che l’Asp valuterà solo tre dei cinque pozzi originari, poiché i due di Briga sono stati chiusi, e ci chiediamo come mai e da quando sono stati chiusi? Lavori di sicurezza troppo complicati? Acqua non sicura o contaminata?”.

Oggi l’incontro tra il sindaco e il direttore generale dell’Asp in vista di nuovi sopralluoghi.



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3 commenti

  1. Mi sembra che il sindaco faccia solo chiacchiere, e non solo sull acqua, se fosse potabile faccia una nuova ordinanza, altrimenti abbia la bontà di tacere.
    Considerato che il sindaco è la massima autorità sulla salute pubblica il prefetto dovrebbe intervenire a fare chiarezza una volta per tutte.

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  2. Il Sindaco dovrebbe capire che non è più tempo di rassicurazioni ma di certificazioni.

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  3. Ma Basile cosa vuole, essere creduto perché è buon padre di famiglia?
    Sta dando i numeri.

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