Giornata nazionale contro il precariato, anche Messina scende in campo

Giornata nazionale contro il precariato, anche Messina scende in campo

Giornata nazionale contro il precariato, anche Messina scende in campo

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mercoledì 09 Maggio 2012 - 07:39

Previste per domani e iniziative e sit-in promossi dalla Cgil che sollecita il governo ad intervenire sui contratti atipici e precari,riducendone il numero e bilanciando la flessibilità con compensi più equi

In occasione della Giornata nazionale contro il precariato, domani anche a Messina, come in altre città italiane, la Cgil ha organizzato una serie di iniziative per chiedere al Governo, di cambiare un meccanismo che sta duramente penalizzando il futuro di intere generazioni. A Messina nel corso della mattinata per le vie del centro e nei pressi dell’Università, è stato organizzato un volantinaggio con distribuzione di materiale informativo. La Cgil sollecita il Governo ad intervenire sui contratti atipici e precari, riducendone il numero e bilanciando la flessibilità con compensi più equi e chiede inoltre che si intervenga subito sostenendo l’occupazione con investimenti e politiche pensate per i giovani. Resta infatti fisso a 46 il numero di forme contrattuali “flessibili” cui le aziende oggi possono accedere che comprendono tra gli altri anche i cosiddetti “stage truffa”, quegli stage che consistono in vere e proprie forme di lavoro occulto non retribuito.

Sempre a Messina, a partire dalle ore 10.00, si terrà un sit in sotto l’Ufficio provinciale del lavoro per protestare contro il blocco, da parte della Regione, nell’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga, strumenti di sostegno al reddito per quanti hanno perduto il posto di lavoro che in provincia di Messina interessano circa 160 aziende, 800 lavoratori percettori di mobilità in deroga e 900 destinatari di Cassa integrazione (dati aggiornati al 5 aprile 2012). Recentemente, l’Assessorato regionale al lavoro, ha infatti comunicato la sospensione di tutte le procedure propedeutiche la concessione degli ammortizzatori in deroga per il 2012. Elemento questo che ha notevolmente allarmato le organizzazioni sindacali e la Cgil che denuncia come, ancora una volta, a pagare la crisi siano sempre gli stessi. Secondo voci non confermate, sembrerebbe infatti che all’origine di tale decisione sia il mancato versamento da parte della Regione Sicilia all’Inps delle quote di cofinanziamento a proprio carico degli ammortizzatori in deroga.

Una decisione che è giunta proprio quando con la Regione era stato siglato l’accordo quadro sulle modalità di concessione degli ammortizzatori sociali 2012 che prevedeva l’affidamento agli uffici provinciali tutte le procedure per la concessione delle misure di sostegno al reddito. Secondo questa modifica, fortemente voluta dalla Cgil per evitare quei ritardi e quelle lungaggini burocratiche che hanno fatto sì che negli anni passati i lavoratori percepissero anche con un anno di ritardo questi strumenti di sostegno al reddito, tutto il procedimento, dalla istruttoria al decreto di concessione, sarà di competenza esclusiva dell’ufficio provinciale. Ora, lo stop imposto dall’assessorato, di fatto vanifica quell’importante risultato. Analoghe forme di protesta nella giornata di domani, scelta dalla Cgil proprio perché dedicata ai precari e quindi alle vittime della crisi, si svolgeranno in tutte le province siciliane.

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